L’olfatto del cane: un universo meraviglioso. Le attività di nosework spiegate dall’educatrice cinofila Zaira Mor

L’olfatto è il senso elettivo del cane ed è un vero e proprio apparato costituito da tessuti, ossa, nervi e parti di cervello. Possiamo dire con assoluta certezza che, mentre noi vediamo il mondo e tutti i suoi dettagli con gli occhi, il cane lo «vede» attraverso il naso. Le dimensioni della mucosa olfattiva del cane, vanno da 18 a 150 cmq, dipende dalla razza, con ben 150mila recettori per centimetro quadrato. Nell'uomo, la mucosa olfattiva, se dispiegata, è di appena 3 o 4 cmq, praticamente ci separa un universo. Quando il cane fiuta, compie da 3 a 7 cicli di inspirazione alternati alle espirazioni, che hanno la funzione di: liberare la canna nasale dalle molecole odorose già analizzate; sollevarne delle altre dal terreno soffiando per poi inspirarle facilmente. I recettori sulla mucosa inviano le informazioni al bulbo olfattivo, che nel cane possiede 40 volte il numero di cellule olfattive dell’uomo.. Da lì il cervello procederà all'elaborazione degli input. Per farvi capire meglio: quando rientriamo a casa e sentiamo odore di lasagna, noi sentiamo il profumo e lo colleghiamo alla pietanza, ma il cane sente l’odore delle uova e della farina usate per la pasta, del pomodoro, della carne e delle singole verdure del ragù, quello del latte e della farina per la besciamella e quello del formaggio, oltre all’odore degli ingredienti mixati. Insomma una marea di odori e profumi. Ora capite che strattonare via il vostro cane ogni volta che si ferma per annusare in passeggiata è come tapparvi gli occhi ogni volta che osservate qualcosa di meraviglioso? Sarà poi il cervello a dare significato a ciò che gli organi di senso rilevano. Fiutare, dunque, è un vero e proprio comportamento che richiede apprendimento, e che migliora e si raffina con la pratica e l'esperienza. Non è sufficiente avere un potente strumento per saperlo usare. Per la complessità dell’apparato olfattivo le attività olfattive e mentali (che implicano logica e ragionamento) sono considerate 10 volte più stancanti e appaganti rispetto alle attività locomotorie, le quali, spesso, creano un effetto di sovreccitazione, offuscando la lucidità necessaria all’apprendimento e impedendo il reale scarico di energie. Le attività di nosework sono semplici, divertenti e aiutano a stimolare calma e concentrazione nel cane e a creare una dimensione comunicativa nuova e molto coinvolgente. Collaborare insieme nella sfera olfattiva ci dà la possibilità di vedere quanto, nel lavoro di fiuto, siamo destinati a lasciar fare al cane, per comprendere quanto più esperto e capace sia in questo campo rispetto a noi. Per consulenze 347/1547451