Lidi ravennati, i gestori dei bagni: "Stagione partita, fiduciosi di recuperare"

Silvia Manzani
«Possiamo dire di essere partiti con la stagione nel fine settimana del 20 e 21 giugno. Dopo due settimane di grande incertezza legata, secondo noi, al maltempo, adesso siamo contenti». Mattia Berti, socio insieme a Gianluca Lami e Stephane Latrasse (insieme nella foto) del bagno «La Plage» di Lido Adriano, è soddisfatto: «Vedevamo che la gente aveva voglia di mare, abbiamo passato anche molto tempo a rassicurare i più preoccupati rispetto alle precauzioni Covid. Ma di fatto, nella prima parte di giugno, abbiamo zoppicato. Speriamo che ora sia la volta buona». Il 90-95% della clientela di quest’anno è composta da persone che frequentavano anche negli altri scorsi e che hanno riconfermato la loro presenza: «Tra chi non è ancora arrivato non c’è solo chi ha paura ma anche chi viene da regioni come la Lombardia e il Veneto, che hanno riaperto da poco. Per il resto, noi già prima del Covid rispettavamo ampiamente le distanze tra gli ombrelloni e avendo rinunciato al campo da calcio, anzi, ne abbiamo aggiunti». 

«MANCA L’INTRATTENIMENTO»
Ha perso cinquanta ombrelloni, invece, Luca Ruffini del Romea Beach di Marina Romea. Una perdita che pesa non poco: «A questo si aggiungono due mesi e mezzo di mancato lavoro, quei mesi in cui non c’era tanto movimento ma quel poco di fatturato che ci consentiva di coprire le spese iniziali. Siamo comunque fiduciosi, la gente sta tornando anche dall’Emilia e dalla Lombardia e speriamo che alcuni possano rimanere anche nei giorni infrasettimanali». E se le prenotazioni, per luglio e agosto, sono a regime, resta il buco dell’intrattenimento: «Su questo versante c’è ancora il blocco, d’altra parte anche in presenza di un via libera c’è sempre la paura di sbagliare e di non essere perfettamente in regola, visto che le normative non sono chiarissime e in spiaggia, in ogni caso, molto difficili da far rispettare».

«CI SALVEREMO»
Della stessa idea Christian Falsarella del Singita di Marina di Ravenna, che per il momento ha accantonato l’idea del ballo in spiaggia, nonostante il tema delle discoteche sia tornato attuale: «I protocolli sono comunque in parte inapplicabili, per il momento preferiamo rinunciare, sperando che in agosto si possa tornare anche a fare intrattenimento». Nel frattempo la spiaggia e il ristorante sono tornati alla loro vita pre-Covid, addirittura con un numero di prenotazioni delle postazioni più alto rispetto allo scorso anno: «I clienti con molta probabilità hanno paura di restare senza ombrellone e lettini, quindi le telefonate sono molte e anche gli abbonamenti hanno superato quelli del 2019. Inizialmente avevamo perso qualche ombrellone ma poi, allungando le file e eliminando i giochi per bambini, che ci sono sembrati ingestibili viste le regole, ne abbiamo recuperati». La luce, insomma, si vede: «Siamo senza dubbio stati danneggiati nei primi mesi e prevediamo una perdita di fatturato del 40-50%. Ciò nonostante, la voglia della gente di uscire e stare fuori ci fa ben sperare: rispetto alle previsioni pensiamo potrà andare molto meglio. La stagione, lo dico con le dita incrociate, si salverà».