Le rassegne d'autunno a Ravenna, dal Mamas al Socjale, dalla Rocca alle Arti della Marionetta

Romagna | 22 Ottobre 2023 Cultura
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Federico Savini - Chiuso il giro di presentazione delle stagioni teatrali classiche, tocca rivelare i programmi per l’autunno e l’inverno a chi si occupa in prevalenza d’altro (di solito la musica), ma anche a chi propone incontri culturali o quel particolare e troppo spesso sottovalutato genere di teatro che è quello di figura, bello stimolatore di fantasia per i bambini ma non soltanto. Sono ormai a modo loro delle istituzioni a tutti gli effetti, per il territorio ravennate, i cartelloni che vengono presentati in questi giorni e che, affiancandosi alle programmazione più propriamente istituzionali, permetteranno a ravennati e non di avere sempre qualche ottima scusa per uscire di casa anche in inverno.

IL SOCJALE A PIANGIPANE
Partiamo, tecnicamente, da fuori città, anche se i concerto del Socjale di Piangipane sono da decenni appuntamenti irrinunciabili per tantissimi ravennati. E venerdì 27 ottobre l’apertura di stagione sarà in grande stile con gli Area - Open Project capitanati da Patrizio Fariselli che porteranno sul palco lo storico disco di debutto della band di Demetrio Stratos «Arbeit Macht Frei» nei 50 anni dall’uscita.
Il 3 novembre arriverà Alberto Bertoli con un concerto dedicato al repertorio del padre Pierangelo, condito dal racconto della sua vita. Il 10 novembre toccherà all’omaggio a Mina dei Viale Mazzini di Cinzia Bellini, mentre il 17 novembre risuonerà al Socjale la chitarra di Maurizio Solieri, leggendario chitarrista di Vasco e della Steve Rogers Band alla testa di una formazione di agguerriti veterani dei palchi. Il 24 novembre sarà protagonista lo smooth-jazz del sassofonista Gianni Vancini, italiano che frequenta abitualmente le scene internazionali, affiancato dalla grande voce di Sarah Jane Morris. Ritmo protagonista il 1° dicembre con i Bad-U-Wins, quintetto di turnisti di livello internazionale che, trainato dalla ritmica di Cico Cicognani e Chicco Capiozzo si getterà a capofitto in una festa per le orecchie a base di soul, funk e r’n’b. E proprio da qui si ripartirà l’8 dicembre con il concerto della cantante Ginga (già vocalist con Zucchero, Eros Ramazzotti, Mario Biondi), seguita il 15 dicembre dal piano solo di Tricarico, cantautore tra i più sensibili e rigorosi dell’ultimo ventennio abbondante. Il 22 dicembre toccherò invece all’hip-hop, con una «Cosetta così», nuovo progetto di Ghemon a metà strada fra concerto rap, spettacolo teatrale e monologo comico. Dopo la pausa natalizia e prima di svelare il programma primaverile, la musica ripartirà al Socjale il 12 gennaio con i Guano Padano di Alessandro «Asso» Stefana, Zeno De Rossi e Danilo Gallo, trio strumentale dal suono molto «western» che si staglia da molti anni tra le punti di diamante della migliore musica italiana da esportazione.

I WEEKEND DEL MAMAS
Ripropone la formula ormai consolidata dei venerdì «eclettici» e i sabati puramente concertistici il Mamas di Ravenna, che quest’anno ha in cartellone diverse novità e «prime volte» pur non discostandosi dalla sua storica linea, fedele da una parte a narrazioni intrise di storica e impegno civile, e dall’altra a un grande amore per la musica suonata live, che sia folk, jazz, world, canzone d’autore o altro.
E si partirà da soul black-music venerdì 20 ottobre con Sara Zaccarelli e Mecco Guidi, seguiti il 27 dalla prima delle due serate affidate allo scrittore Massimiliano Cimatti, che racconterà i Beatles per poi cimentarsi con «Uno nessuno cento Dylan» il 10 novembre. Questo non prima che il 3 suonino i Doctor Folk, mentre il 17 andrà in scena l’ambizioso omaggio teatral-musicale a Ennio Morricone ideato da Alessandro Braga, col pianista Luca Bombardi e altri attori e musicisti. Il 24 novembre serata in collaborazione con il Centro Antiviolenza di Linea Rosa e lo spettacolo «Farfalle bianche», tra danza e letture sul tema dell’empowerment femminile. Adriana Corbelli, Daniela Denti, Patrizia Guerrini, Sandra Melandri e Rita Minguzzi saranno poi protagoniste in dicembre della serata di letture «Il barattolo dei desideri», accompagnate da Gianluigi Tartaull (voce e chitarra) e Mimmo Russo (contrabbasso). Il Voc Folk Trio tornerà alle radici della musica da ballo popolare l’8 dicembre, seguito il 15 dall’omaggio al grande Harry Belafonte dei Banana Boat e il 22 dal ritorno al Mamas di Roberto Mercadini, che presenterà il suo ultimo libro: La donna che rise di Dio e altre storie. In gennaio, il Mamas ripartirà venerdì 21 con l’omaggio a Gaber di Serena Bandoli e Fabrizio Taroni.
I sabati concertistici partiranno dal 21 ottobre, con le suggestioni balcaniche della Piccola Orchestra Ochtopus, a cui seguirà il bluegrass dei Best Before War (28 ottobre), il blues-rock degli Slow Train (4 novembre), la chanson francaise dei Les Parapluies (l’11), la Prosecco Blues Band (il 18), il jazz del Roberto Lupo quartet (il 25), i suoni mediterranei di Raimondo Raimonti (2 dicembre), il rebetiko dei Meraklides (il 9), di nuovo jazz con il trio di Mauro Mussoni (il 16), di nuovo bluegrass con i Blueweed (il 23), per poi ripartire il 13 gennaio con il folk franco-bretone dei Tona Libre.

LE ARTI DELLA MARIONETTA
Con i suoi 35 anni di continuità, torna anche nel prossimo autunno-inverno la rassegna di teatro di figura Le Arti della Marionetta, a cura del Teatro del Drago. La stagione propone, da ottobre a marzo, dieci spettacoli all’Almagià: burattini, marionette, ombre, teatro su nero e musicale, giocoleria, con uno spazio per i piccolissimi (dai 2 anni) e otto compagnie provenienti da Toscana, Abruzzo, Emilia Romagna, Piemonte, Veneto. Inoltre una co-produzione internazionale, tre giornate di festa (Halloween, Befana e Carnevale) e poi attività di formazione, incontri con gli artisti, laboratori, visite guidate, letture ed esposizioni alla Casa delle Marionette.
Domenica 22 alle 18 dalla collaborazione tra Teatro del Drago e Kinder und Jugend Theater di Speyer andrà in scena «I tre desideri», ispirato alle fiabe dei Fratelli Grimm, con la regia di Matthias Folz e Andrea Monticelli. Grazie al linguaggio delle ombre, dei pupazzi, della musica e della narrazione l’amalgama restituisce la potenza immaginativa del racconto popolare, ripercorrendo idealmente lo stesso lavoro dei Grimm, che rivitalizzarono archetipi senza tempo per rendere tangibile il potere universale della narrazione orale. Le storie prescelte mettono in luce vari aspetti della natura umana e il ruolo della Democrazia: dai rischi della cupidigia del «Pescatore e sua moglie» ai limiti imposti dalla natura ne «I messaggeri della morte», passando per la ricerca di una speranza che condurrà al lieto fine nel «Tamburino».
Fra i titoli della XXXV edizione «Ecomonster Puppets Show» di All’InCirco Teatro (31 ottobre); «Oh!» dei Catalyst da Hervé Tullet (26 novembre), «I tre porcellini» di Pupi di Stac/Teatro del Drago (21 gennaio), Antonio Panzuto e il suo omaggio alle Città Invisibili di Italo Calvino (4 febbraio; il musicale «Carnaval» del Teatro dei Colori e la conclusione con «Fagiolino asino d’oro» del Teatro del Drago (3 marzo).
È inoltre partito alla Casa delle Marionette il ciclo di incontri «Tci furb com fasulèn», fra dialetto e burattini della tradizione, alla scoperta dei «nostranissimi» Fagiolino, Sandrone e Sganapino.

I SABATI DELLA ROCCA
«Radici, semi, germinazioni. Linguaggi e visioni ravennati». È il tema dell’edizione 2023 degli incontri organizzati da Ivano Mazzani, che diventano da quest’anno «I sabati della Rocca» visto che ad ospitare tutti gli appuntamenti, negli spazi del Fulèr il sabato alle 18, sarà proprio la Rocca Brancaleone. Partendo inevitabilmente dall’alluvione, gli ospiti ravennati del ciclo di incontri porranno l’accenta su un’idea di cultura accessibile, di una comunità che si ri-vede e si ascolta. «La rassegna vuole essere parte di una comunità che si ritrova - spiega Ivano Mazzani -. Questi 24 incontri sono dedicati alla nostra terra ferita e lacerata, alla cultura come portatrice di amore per Ravenna e il suo territorio, senza retorica». Sabato 21 ottobre alle 18 si partirà con «Ravenna sta come stata è molt’anni. Architettura dagli anni Cinquanta a oggi» con Alberto Giorgio Cassani. Nelle settimane successive gli ospiti saranno Adriano Zanni, Nicola Montalbini, Sara Panzavolta, Lisa Bentini, Claudio Casadio, Luca Donelli, Linda Maggiori, Gianluca Costantini, Davide Sacco e Agata Tomsic, Silvia Bigi, Edo Tagliavini, Anna Agati, Marco Baliani, Alessandro e Francesco Tedde, Consuelo Battiston e Gianni Farina, Marco Parollo, Chiara Lagani e Mara Cerri, Camilla Berardi, Emma Senofieni, Vito M. e Marilena Renda, Leonardo Guardigli, Francesca Masi, Andrea Baravelli e Iacopo Gardelli.

GIALLOLUNA NERONOTTE
Edizione numero 21 per «GialloLuna NeroNotte», rassegna di incontri dedicata alla letteratura di genere che partirà il 24 ottobre alle 18 allo Chalet dei Giardini di Ravenna con la presentazione del quinto romanzo di Guido Pasi, Nebbia nera, dedicato all’uccisione di un giovane carabiniere ad Alfonsine nel 1987, seguita dalla performance di action painting di Pietro Galeati.
Il 3 novembre a Casa Melandri saranno premiati i racconti inediti di GialloLuna NeroNotte, dopo la presentazione di Karolus di Franco Forte. Lo Chalet dei Giardini sarà teatri delle presentazioni dal 16 al 18 novembre, con Mariangela Sansone e la sua monografia dedicata alla regista Kathryn Bigelow, Giampaolo Simi con Il cliente di riguardo e l’incontro con Maurizia Balmelli, traduttrice del grande Cormac McCarthy. Il 25 novembre, infine, presso Liberamente Libri Antonino Genovese presenterà Il volo della civetta.
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