Le produzioni emiliano-romagnole al Festival del Cinema di Venezia
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Accanto alle opere direttamente sostenute, l'Emilia-Romagna è presente attraverso altri protagonisti.
Articolture, gruppo bolognese di ideazione e sviluppo di progetti culturali, parteciperà alla Mostra anche con Il Turno, di Chiara Marotta e Loris Giuseppe Nese, prodotto con il supporto del Ministero della Cultura e di Siae bando “Per Chi Crea”, unico corto italiano in concorso nella sezione Orizzonti.
Senza Fine, di Elisa Fuksas è stato invece selezionato come evento speciale delle Giornate degli Autori, grazie alla sottile ricerca autoriale che ha saputo tracciare un ritratto intimo e sincero di Ornella Vanoni. Il film è stato seguito dalla Film Commission e realizzato in parte in regione, tra Castrocaro (Fc), Lido di Dante (Ra), Ravenna, Savignano sul Rubicone (Fc) e vede nel cast anche Paolo Fresu, Vinicio Capossela e Samuele Bersani.
Legata all’Emilia-Romagna è anche l’opera Fellini e l’ombra,di Catherine McGilvray, in prima mondiale nella sezione off delle Giornate degli Autori “Notti Veneziane”. Prodotto dalla casa di produzione di Parma Verdiana, Célestes Images, Istituto Luce Cinecittà e RSI – Radio e Televisione Svizzera, il documentario si immerge nell’inconscio del Maestro, tra memoria e sogni, disegni e immagini cinematografiche, foto e backstage che ne mostrano il lato più segreto e intimo.
È connesso a Bologna pure Princesa, di Stefania Muresu, film prodotto da Caucaso Factory, casa di produzioni indipendente che ne ha curato anche il suono e il montaggio attraverso il bolognese Enrico Masi. Ospitato sempre nel programma di “Notti Veneziane”, l’opera racconta la storia di Princesa, una giovane nigeriana arrivata in Sardegna, vittima della tratta di esseri umani.
Sono invece tre le proiezioni speciali delle Giornate degli Autori che coinvolgono protagonisti emiliano-romagnoli, a partire da La nave sul monte di Elisabetta Sgarbi, prodotto da Betty Wrong girato tra Ro Ferrarese, paese d'origine della Sgarbi e le colline di Genga, in provincia di Ancona. “La nave sul monte” è il titolo del brano che apre l’album “È bello perdersi” e tutti i concerti degli Extraliscio. Si ispira al capolavoro di Werner Herzog, “Fitzcarraldo”, dove la voce della festa è
affidata al coro “Le Mystère des Voix Bulgares” incarnate in coloritissime ballerine romagnole. Si racconta invece in Vorrei sparire senza morire, il cineasta bolognese Pupi Avati, nel film di Marta Erika Antonioli e Nicola Baraglia. Un viaggio sul filo della memoria in un percorso a ritroso nel privato e nei ricordi di uno dei maestri del cinema italiano.
Proiezione speciale anche per Genoma Films, casa di produzione cresciuta all’ombra delle due Torri, con Benelli su Benelli di Marta Miniucchi. Il film biografico chiuderà il programma delle Giornate degli Autori, sabato 11 settembre, ed è incentrato sulla figura del pilota Tonino Benelli il più piccolo dei sei fratelli, fondatori a inizio Novecento della leggendaria casa motociclistica di Pesaro.
Genoma Films, con Antonio Pisu e Paolo Rossi Pisu, sarà al Lido anche il 5 settembre, giornata in cui il film Est – Dittatura Last Minute, tornerà dopo un anno al Festival per ricevere il Premio Kinéo come Miglior Sceneggiatura