Le faentine allattano di più, tutta la provincia sopra la media regionale
Alzi la mano chi allatta al seno senza aggiunte di artificiale. Sembra chiederlo e dirlo il nuovo Rapporto regionale sul tema, che ogni anno scatta una fotografia delle donne che vivono in Emilia-Romagna e delle loro scelte rispetto all’alimentazione dei neonati. Il dato principale sul quale anche quest’anno - analizzando i dati 2018 - si concentra lo studio è la percentuale di neomamme che optano per l’allattamento esclusivo (solo latte materno senza aggiunte di altri liquidi fatta eccezione per i farmaci) o per quello predominante (latte materno con aggiunte di liquidi non nutritivi come acqua, tisane, tè). La somma di queste due modalità, definita dagli esperti «allattamento completo», si attesta a livello regionale intorno al 58% ai tre mesi di vita dei bambini e al 45% intorno ai cinque. Come a dire, insomma, che poco meno di sei mamme su dieci, nel primo trimestre di vita dei figli, fa a meno del latte in formula. Dato che si abbassa nei due mesi successivi.
Ma che cosa succede in provincia di Ravenna? È presto detto. Il territorio sembra fare ancora meglio della media regionale, con il 59% di allattamento completo quando i neonati hanno tre mesi e il 46% quando ne hanno cinque. Numeri leggermente inferiori a quelli del 2017 (sull’intero territorio della regione, invece, i dati sono in miglioramento) ma superiori a quelli degli anni precedenti. In particolare, la provincia di Ravenna risulta tra le prime, in Emilia-Romagna, per numero di donne che evitano il latte in formula entro i primi cinque mesi di vita dei figli. Nel primo caso (tre mesi) fanno meglio solo Piacenza, Modena, Cesena a Rimini e Ravenna risulta parimerito con Cesena. Nel secondo caso (cinque mesi) sono migliori solo i tassi di Rimini, Modena, Piacenza, Cesena. Sotto Ravenna tutti gli altri territori, tra cui Ferrara, Parma, Forlì, Bologna.
Se si vuole entrare ancora di più nel dettaglio delle differenze territoriali, è Faenza quella che esprime, nel Ravennate, il maggior numero di mamme che scelgono il seno. Il 60% di loro non usa latte artificiale nei primi tre mesi, percentuale che scende al 49% a cinque mesi. In generale, secondo il rapporto, vengono allattati più spesso in maniera completa i figli di donne straniere. Gli altri fattori che aumentano la probabilità di allattare sono la presenza di un padre straniero, l’età materna fra 18 e 35 anni, una scolarità materna e paterna elevata, la presenza di una madre coniugata, pluripara, normopeso, non fumatrice, che ha frequentato il corso di accompagnamento alla nascita, assistita dal servizio pubblico durante la gravidanza, con gravidanza decorsa fisiologicamente, che partorisce senza induzione e per via vaginale un neonato a termine di peso adeguato. Le probabilità di allattare al seno, invece, si riducono in caso di procreazione medicalmente assistita, in chi ha ricevuto l’epidurale e con il passare dei giorni di vita del lattante.