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Lavoro, nei primi mesi del 2024 boom delle ore di cassa integrazione in Emilia-Romagna, con le provincia romagnole tra le più toccate. In particolare Ravenna (da 381.123 deil primo bimestre 2023 alle 956.225 di quest'anno con un +150%) e Forlì-Cesena (da 214.777 a 511.198, +138%). Il settore che sta portando a questi dati è l'industria manifatturiera, che a livello regionale vede un +125% delle ore richieste rispetto al 2023. Sono i dati Inps rielaborati dall'Osservatorio dedicato alle statistiche regionali sul lavoro.
Numeri che spaventano anche la provincia di Rimini. Da gennaio a marzo 2024 sono stati collocati mensilmente in sospensione (dati Eber) in media 168 lavoratori, con una tendenza in aumento a marzo, che ha toccato le 248 unità in 37 imprese artigiane. Se le tendenze nel comparto manifatturiero saranno confermate, per la tenuta dei redditi potrebbe non essere sufficiente l’economia turistica. Prevalentemente è il settore dell’industria quello che sta trainando a livello regionale l’aumento di Cassa Integrazione, mentre sembra contenersi l’impiego di ammortizzatori sociali nel terziario e nell’edilizia. Considerando la composizione del tessuto economico riminese, sembra realizzarsi l’allarme lanciato da Cgil Rimini nel febbraio scorso, quando si tiravano le somme del 2023: potrebbe ridursi strutturalmente il lavoro nei settori industriali dell’economia provinciale. Si tratta di una tendenza molto preoccupante che rischia di deteriore ulteriormente un tessuto sociale che già si regge, in provincia di Rimini, su redditi bassi e rapporti di lavoro precari. Alla luce di questi dati è urgente accelerare l’avvio degli ambiti di confronto previsti dal Patto per il Lavoro ed il Clima della Provincia di Rimini, al fine di definire una strategia volta ad arginare eventuali peggioramenti degli questi indicatori economico/sociali. Il mondo delle imprese deve mettere in campo un’iniziativa volta a stimolare gli investimenti nel settore manifatturiero della provincia di Rimini, mentre sul fronte dei comparti del terziario è urgente completare il quadro dei rinnovi contrattuali, a partire da Grande distribuzione organizzata e Turismo.
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