La settimana «lughese» del Ravenna Festival parte però dal Pala De Andrè

Gli appuntamenti del Ravenna Festival approdano (salvo pioggia) nel Pavaglione di Lugo, ultima tranche di una rassegna che si è dimostrata all’altezza del suo nome; a chiudere in bellezza Brunori Sas, cantautore indie-pop di grido in programma il 24 luglio ma il concerto è stato spostato al Pala De Andrè di Ravenna causa avverse consizioni meteo. Il giorno dopo, sabato 25, Stefano Bollani dovrebbe invece esibirsi al Pavaglione, dopo di che domenica 26 Telmo Piovani, professore ordinario di filosofia della scienza, parlerà di Dna con Deproducers; infine il 30 luglio Maria Grazia Cucinotta sarà la voce narrante di Una vita da film: Luis Bacalov, con Vittorio De Scalzi dei New Trolls a canto, flauto e tastiere, accompagnati dalla musica dal vivo di Anema.
«In questo disco faccio pace con me stesso» spiega il cantautore calabrese Dario Brunori, in arte Brunori Sas, parlando del suo ultimo album Cip. Dopo il lockdown infatti l’artista si è subito schierato in prima linea per la tutela di quei lavoratori del mondo dello spettacolo che hanno più sofferto per la chiusura di teatri e auditorium destinando gli incassi delle vendite del merchandising a sostegno dei professionisti che collaborano ai suoi progetti e che l’annullamento dei concerti ha confinato a uno stato di incertezza. Parlando di Cip -  un disco che ha già conquistato la Targa Tenco per il miglior album in assoluto, mentre la colonna sonora originale per il film «Odio l’estate» è stata premiata con il Nastro d’Argento - l’artista sottolinea come ci sia «molto del mio modo di vivere la Calabria. Ci sono il silenzio, la natura, la montagna alle spalle, una montagna che puoi quasi sentirla respirare... è quel mondo immutabile, di impronta millenaria che ha contribuito a creare il tono di Cip!».  
Sulla copertina di Cip! c’è un pettirosso: il titolo del disco sembra quasi suggerire che Brunori Sas al chiasso, alle urla, ai toni sopra le righe che spesso sono le forme della prevaricazione di fronte all’assenza di sostanza, preferirà sempre il cinguettio gentile, ma anche impertinente, di un pettirosso. Il concerto è già sold-out, ma sarà in diretta streaming su ravennafestival.live.
Sabato 25 il pianista Stefano Bollani mette le mani su Jesus Christ Superstar, per restituirci le sue Piano Variations delle musiche di Lloyd Webber e Tim Rice. Le vittorie e i progressi della ricerca sono al centro di DNA, spettacolo multimediale che domenica 26 dà voce alla scienza, unendo la narrazione di un campione della divulgazione colta come Telmo Pievani alla musica dei Deproducers. Lunedì 27 luglio Valery Gergiev è di nuovo sul podio per l’ultimo appuntamento con la grande sinfonica di questa XXXI edizione del Festival; con il direttore russo l’orchestra del Mariinsky, che celebra il ritorno alle scene internazionali con Rossini, Debussy, Mendelssohn-Bartholdy e Prokof’ev. Infine, il 30 luglio omaggio a Luis Bacalov, ripercorrendone la vita attraverso le colonne sonore delle pellicole di Corbucci, Fellini, Pasolini, e de Il postino.
I posti disponibili per ogni evento a Lugo sono 500 (biglietti su www.ravennafestival.org e contattando lo 0544/249244).