La primavera nel piatto: cosa mangiare per riuscire a fare un pieno di energie!
La primavera è notoriamente la stagione della rinascita, della natura che si risveglia, dei fiori, del sole che torna a scaldare e delle giornate che si fanno più lunghe. Per qualcuno però, è anche il periodo in cui si manifesta il cosiddetto «mal di primavera», cioè una serie di disturbi che colpisce quasi 2 milioni di italiani e che variano da un profondo senso di spossatezza all’ allergia ai pollini. Questi sintomi colpiscono i soggetti geneticamente più predisposti, ma recenti studi li hanno associati al cambiamento climatico: un passaggio troppo brusco dal freddo al caldo manda, infatti, l’organismo in corto circuito ormonale. Così facciamo più fatica ad adattarci al cambiamento, e l’organismo risponde con stanchezza, irritabilità, difficoltà di concentrazione, sbalzi d’umore e ansia. L’aumento della luce solare dovuto al naturale allungarsi delle giornate va a stimolare l’ipotalamo che è il regolatore del ritmo sonno-veglia, del ritmo della fame e della sete e, più in generale, di tutta la cascata ormonale. Le donne ne sono particolarmente esposte.È in questa circostanza che un aiuto può venire dall’ alimentazione; in primavera è infatti, importante assumere alimenti che funzionino da regolatori e stimolatori del nostro metabolismo, come lo yogurt, da consumarsi almeno tre volte alla settimana al mattino a colazione, i legumi, perché contengono ferro, vitamine del gruppo B e proteine, ma anche l’avena, consumata anch’essa colazione, in fiocchi in una bevanda calda. Quest’ultima è, infatti, un regolatore della funzione intestinale ma contiene anche potassio, magnesio e Vit B1, che svolge un’azione fondamentale per la salute delle nostre cellule nervose. Per regolare gli sbalzi d’umore è fondamentale anche seguire una dieta ricca di cereali integrali, semi oleosi, noci e mandorle. Un altro alimento tipicamente primaverile e ricco di vitamine C, A, B, B9, antiossidanti e potassio è la fragola, che però va consumata al naturale, senza aggiungere zucchero o panna montata. Inoltre bisogna stare attenti se si è allergici: le fragole sono ricche di istamina, sostanza che può causare reazioni cutanee e manifestazioni a livello gastrointestinale. I prodotti primaverili, però, non riguardano solo la terra, perché anche il pesce ha la sua stagionalità, e in questo momento dell’anno possiamo trovare nasello, merluzzo, leccia, gallinella e sgombro, tutti ricchi di omega 3, un potente antinfiammatorio imprescindibile per la salute di cuore, pelle e intestino. Tra le carni da preferire in primavera, invece, troviamo sicuramente quelle bianche, come pollo, tacchino e coniglio. Per quanto riguarda i formaggi, in questo periodo è sicuramente meglio preferire prodotti caseari freschi, poco stagionati, ovini o caprini, perché la loro percentuale di zucchero è inferiore rispetto a quella contenuta nel latte di bovino. Dal punto di vista delle fonti proteiche di natura vegetale, è impossibile parlare di primavera e non menzionare i legumi freschi, su tutti i piselli e le fave, ottimi scottati al vapore e da aggiungere alle insalate o nelle zuppe. Questi legumi sono ricchi di proteine, grassi buoni, vitamine, minerali, soprattutto il ferro e in particolare fibre. Questi legumi sono ricchi di proteine, grassi buoni, vitamine, minerali, soprattutto il ferro e in particolare fibre. Insomma la scelta è infinitamente vasta di alimenti pronti a darci un carico di energie; infatti di frequente una spossatezza passeggera è causata da una carenza di minerali e vitamine di cui è possibile rimediare agendo sulla dieta quotidiana e sul miglioramento delle ore del sonno!