La guida del Gambero per il 2023 premia la Romagna sette l'eccellenze per «Oli d’Italia»
Riccardo Isola - Esce la guida del Gambero Rosso dedicato all’Extra vergine di oliva. Uno dei capisaldi della cultura agroalimentare italiana che vede la Romagna, e soprattutto le declinazioni in oro liquido delle cultivar di Brisighella, Corregiolo, Nostrana e Ghiacciola, al top delle recensioni. I critici, infatti, assegnano come massimo punteggio quello delle tre foglie. Delle sette date in questa uscita, su nove aziende e realtà recensite, ben se hanno o monocultivar o assemblaggi in cui queste tipologie di olive compaiono. Non è un caso, anche perché proprio l’olio a Brisighella, è cosa seria visto che ha ricevuto, primo in Italia, era il 1996, l’attestazione e la certificazione di Denominazione di Origine Protetta (Dop). A dettar legge c’è sicuramente la Cooperativa di Brisighella che con il suo prodotto «Brisighella Dop» creato da un monocultivar di Nostrana ottiene il massimo punteggio anche per il 2023. Sfiora l’eccellenza anche il prodotto «Dop Brisighella» monocultivar dell’azienda Villa Liverzano, sulle prime pendici dell’Appennino che divide la valle del Lamone con quella del rio Sintria. Molto bene è andato anche il prodotto di Palazzo di Varignana, realtà di grande valore in terra di Castel San Pietro, che con il suo «Vargano» monocultivar di Nostrana di Brisighella ottiene il massimo riconoscimento. Un’istituzione in ambito oleario è sicuramente Tenuta Pennita di Castrocaro Terme che con il suo «Valdoleto» monocultivar di Ghiacciola ottiene anche quest’anno le tre foglie. Un olio sicuramente di medio alta intensità fruttata, con forti tensioni amare e piccanti. Salendo di altitudine si arriva a due altre grandi produzioni. Con «Uliveto del fattore selezione Rodolfo», monocultivar di Correggiolo, l’azienda Primo Fraternali Grilli, nel riminese, raggiunge il top del riconoscimento critico. Allo stesso modo anche l’oleificio Pecci, di Morciano di Romagna (Rm), ottiene il massimo dei voti con il suo «Monocultivar Frantoio». A Saludecio, sempre in provincia di Rimini, tre foglie sono state assegnate alla Tenuta San Giuseppe grazie a «Il Centenario» monocultivar di Correggiolo. Infine il «Monte di Nola» del Frantoio Valsanterno di Imola ottiene il massimo punteggio. Chiude le segnalazioni per il 2023, il prodotto dell’azienda modiglianese di Torre San Martino che con il suo «Dop Brisighella Monocultivar» si ferma al riconoscimento di due foglie.