La band casolana Quarto Stato alle finali nazionali di Sanremo Rock

Federico Savini
«Ho qualche problema a far capire a chi mi conosce che non ci stiamo giocando un posto al Festival della Canzone Italiana, ma francamente anche quello di Sanremo Rock è un bel palcoscenico, oltre che la situazione più internazionale in cui siamo mai capitati». Anche se c’è il Covid-19, con tutto quel che ne consegue, è palpabile nelle parole di Fabio Tondini una certa ubriacatura da «mondo dello spettacolo» ben percepita dal cantante casolano dei Quarto Stato per le strade di Sanremo, dove il gruppo ha conquistato un posto per le finali nazionali di Sanremo Rock. Ancorché slegato dal Festival della Canzone Italiana, questo concorso è uno dei maggiori nazionali per le band emergenti; non bisogna infatti dimenticare che Sanremo è una città che vive di musica tutto l’anno ed è un po’ la nostra Nashville, dove i produttori e gli operatori della musica lavorano in tutte le stagioni.
«Proprio a causa del Covid - spiega Fabio - lanostra partecipazione a questo contest è slittata più volte, ma adesso siamo qui a Sanremo, immersi in un clima veramente travolgente».
Com’è nato tutto quanto?
«L’anno scorso avevamo inviato agli organizzatori del concorso il pezzo più rock del nostro disco e, con nostra sorpresa, ci hanno selezionati per le finali regionali. Ora i concorsi si fanno tutti da remoto, con materiale già inciso, ma in agosto abbiamo suonato dal vivo a Montefredente, nel bolognese, e abbiamo passato le selezioni. Così, siamo in questo compagine regionale di una ventina di band a giocarci la finalissima, Non ce l’aspettavamo».
Eppure avete sempre avuto ottimi riscontri, per lo meno in Romagna. Partecipate spesso a concorsi?
«L’abbiamo fatto qualche volta e in effetti, come dici, a Faenza Rock e Musica nelle Aie è sempre andata bene. Certo, questo è un concorso nazionale a tutti gli effetti…».
Come funziona?
«Siamo a Sanremo dalla sera di domenica 6 e ogni mattina si scopre chi si esibirà delle circa 200 band convocate. In tutto alla finalissima del 12 settembre accederanno 16 gruppi».
Cosa c’è in palio?
«Come dicevo, Sanremo Rock è slegato dal festival che tutti conoscono, ma i vincitori dell’edizione scorsa per esempio io li ho visti suonare a supporto di Tool e Smashing Pumpkins. Quindi parliami di grandi palchi, possibilità di incidere a livello professione e, insomma, la possibilità di entrare per davvero nel mondo dei professionisti. Più di tutto, comunque, in queste ore mi emozione l’idea di suonare all’Ariston. Ma ci pensi?».