L'economia frena, parla Leoni, presidente Cna Ravenna: «Il rallentamento degli ordini si avverte, il Governo acceleri sulle risorse per l'alluvione»

Presidente Leoni, quanto preoccupa la frenata della Germania? Unioncamere fotografa già difficoltà in regione. Che autunno ci aspetta?
«Confermo la preoccupazione che è stata rilevata già da tanti media e anche dagli osservatori statistici, questo trend internazionale sta avendo riflessi importanti anche sul tessuto economico del nostro territorio, già ferito dall’alluvione e per questo rischia di incidere ancora di più. La previsione infatti è che fino alla fine del 2023 ci sia una frenata sugli ordinativi, è una situazione che andrà attenzionata con cura».
In Romagna gli effetti economici dell’alluvione per quanto li sentiremo ancora? L’agricoltura è la più colpita? Le attività artigiane stanno recuperando?
«Consideri che in provincia di Ravenna oltre 2000 imprese sono state coinvolte dai danni dell’alluvione e per ora non hanno visto nulla in termini di ristori. Da tempo stiamo cercando di far intervenire il Governo per far arrivare a terra gli aiuti, ma per ora ogni sforzo è stato quasi inutile. Da tempo si sta parlando di risorse, abbiamo necessità di stringere i tempi, ci sono tante aziende che hanno retto solo grazie alla solidarietà del territorio, per fortuna ci sono state iniziative importanti come quella della Camera di commercio di Ravenna-Ferrara e di alcune associazioni di categoria, ma le risorse arrivate, benchè importanti, non sono sufficienti. Ci aspettiamo un passaggio chiaro da Roma, anche perché ci sarà poi un iter burocratico che dovrà essere seguito per avere le risorse attese, la nostra preoccupazione è che si allunghi ancora l’attesa soprattutto per le piccole e medie imprese come quelle artigiane».
Numeri dal fronte della Cna?
«L’alluvione ha impattato molto, ci sono state alcune chiusure, mentre altre aziende hanno scelto in questo momento di forte difficoltà di associarsi a Cna, di averlo come partner. In termini numerici il saldo 2023 è ancora positivo per ora, oggi è necessario lavorare sempre di più insieme, il singolo imprenditore o la piccola azienda da sola farà sempre più fatica».
La manodopera mancante può essere colmata almeno in parte dall’integrazione dei migranti, in costante aumento?
«Ricercare competenze è sempre più una priorità nel mondo del lavoro. L’immigrazione può essere un’importante opportunità dove avviene un percorso utile d’integrazione e formazione. Come Cna stiamo facendo percorsi dedicati, la strada è quella. Anche in questo caso il Governo si faccia promotore di politiche di accoglienza utili anche per il mondo delle imprese, dove mancano in alcuni ambiti figure professionali determinanti». (m.p.)