Judo Faenza, 50 anni nel nome di Sauro: «Ora meritiamo una palestra tutta nostra»

Romagna | 11 Marzo 2024 Sport
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Sauro Tassinari, da lassù, sarà fiero e soprattutto orgoglioso. E magari avrà pure festeggiato quando la sua realtà, che aveva fondato nel lontano 1973, ha tagliato il traguardo dei 50 anni di attività. «Nel 2019 - racconta Edoardo Cimatti, uno dei maestri del Judo Faenza - è venuto a mancare e la società ha dovuto fare i conti non solo con questa triste perdita, ma anche con i due anni di stop agonistico dovuti al Covid. Per noi è stato il momento più duro e difficile, ma siamo ripartiti e oggi siamo davvero contenti di poter schierare una squadra composta da oltre 100 atleti». Questa è la storia di una società storica, nel tessuto sportivo di Faenza, che nel corso degli anni «ha visto crescere bambini, ragazzi e adulti sotto la gentile arte marziale del judo - prosegue Cimatti - che fonda i suoi princìpi sull’autodifesa e sulla continua ricerca di migliorare se stessi, sia durante la pratica dello sport che nella vita quotidiana. Grazie a Sauro questa bellissima disciplina sportiva è diventata molto popolare soprattutto tra i bambini, anche per via dei corsi che teneva presso la scuola elementare Tolosano. Negli anni sono arrivati anche svariati risultati sportivi a livello nazionale e alcuni degli allievi sono diventati poi campioni italiani». Un team di giovani tecnici, tutti ex allievi dell’ammiratissimo Sauro, è infatti riuscito a riformare un ricco gruppo di atleti che va dai bambini (6-10 anni), agli esordienti (11-14 anni) di cui un affiatatissimo gruppo femminile, fino agli juniores under 21, tutti judoka lottatori. Ma anche agonisti di «kata» tra cui under 18, under 65 e la categoria per le disabilità «special need»
Cimatti, torniamo al cinquantenario festeggiato un anno fa. Dopo aver perso una guida preziosa come Tassinari e aver affrontato il Covid, vi aspettavate di arrivarci così?
«No, assolutamente. Cinquanta anni di attività, per una realtà come la nostra, valgono ancora di più. Siamo riusciti a mettere pure la ciliegina sulla torta: mi riferisco all’aumento degli iscritti, che è stato sostanzioso rispetto agli anni precedenti. In più abbiamo aumentato anche la rosa dei tecnici: da quest’anno siamo diventati un bel gruppo, più ampio, riusciamo a offrire un servizio migliore e ci siamo adeguati. Ci siamo specializzati sui vari settori grazie alla presenza del tecnico principale Mauro Collini, coadiuvato dal sottoscritto ed Edgarda Baruzzi, sotto il vigile sguardo della presidente Franca Ravagli. Recentemente hanno ottenuto la qualifica di tecnico allenatore anche Davide Santandrea, Luisa Jacob e Giancarlo Silvagni».
Quali sono le fasce di età e le categorie a cui vi rivolgete?
«Per quanto riguarda le età, direi tutte. Passiamo dai 6 anni ad atleti over 65. Siamo divisi in tre classi: primo turno con i bambini, poi i ragazzini delle Medie e infine si lavora con i ragazzi dalle Superiori in poi, che occupano il turno finale con gli agonisti e gli amatori sopra i 50 anni».
Quanti sono gli atleti?
«Siamo una bella realtà. Abbiamo oltre 100 iscritti quest’anno, suddivisi in queste categorie. Noi li consideriamo tutti atleti, perché anche i più piccoli partecipano ad alcune competizioni, anche a livello regionale».
Qual è la missione del Judo Faenza?
«Innanzitutto dare la possibilità di ritrovarsi, in qualsiasi età, e di condividere questo bellissimo sport. Poi vengono i risultati: provare a conquistarli a livello interregionale e nazionale è sempre il massimo e talvolta ci riusciamo».
A Faenza c’è una grande tradizione nella lotta, con diverse partecipazioni olimpiche. Il judo, invece, dove lo inseriamo?
«Siamo anche noi una istituzione, visti i 50 anni di età, soprattutto nella fascia giovanile. Al di là dei risultato, ogni bambino che ha fatto le Elementari a Faenza, ha provato almeno una volta a fare judo nella nostra palestra. Volendo cercare dei nomi a livello di campioni italiani, vantiamo una buona tradizione. Diciamo che ci mancano solo le Olimpiadi».
Quali sono stati i migliori risultati ottenuti di recente?
«Negli ultimi due anni la società ha visto crescere del doppio i propri iscritti e ha visto arrivare numerose medaglie o ottimi piazzamenti. Posso citare il 4° posto di Mauro Collini e Tommaso Rondinini ai Mondiali di Kata svolti ad Abu Dhabi il 28-29 ottobre 2023, oppure il terzo posto di Anna Babini ai campionati italiani Esordienti A2 svolti a Riccione il 12 novembre 2023. Per di più quest’anno, il Judo Faenza sarà organizzatore di una competizione agonistica in ricordo di Sauro: il Memorial Sauro Tassinari si terrà nel secondo weekend di maggio al Pala Bubani e porterà a Faenza i club di judo da tutta la regione, per una giornata di sport e combattimento».
Dopo aver scollinato i 50 anni di attività, avete un sogno nel cassetto?
«Aumentare i numeri è il primo, ma il vero sogno è avere una palestra tutta nostra, una realtà consolidata come questa la meriterebbe».
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