Anche quest’anno approda a Imola la serata-evento dedicata alla celebrazione del dialetto romagnolo che La Musica nelle Aie organizza in collaborazione con il settimanale Setteserequi. Un’occasione per assaporare tutte le declinazioni artistiche della lingua dei nostri padri, dalla prosa alla poesia, dalla canzone al teatro. Non un convegno né uno spettacolo convenzionale, ma un vero e proprio reading performativo, che avrà come filo conduttore il presente e il futuro di un dialetto che, in realtà, è ancorato alle radici ma evolve più che mai. “Scor cum ut à insigné tu mé! A Iomla!” si svolgerà venerdì 14 giugno 2024 alle 21.15 alla Fiera del Santerno di Imola (parcheggio con navetta in via Pirandello)
Alla fiera saranno chiamati al microfono poeti, musicisti, cantanti, attori, studiosi, dicitori e semplici amanti del dialetto romagnolo. Arriveranno dalla campagna ravennate Rudy Gatta ed Eliseo Dalla Vecchia, esponenti di generazioni diverse uniti dalla passione per la lingua dei padri e la poesia vernacolare più alta, la narratrice modiglianese Alberta Tedioli, esperta di dialetti montani e ironica osservatrice del presente, il cantautore faentino Fabrizio Caveja Barnabé, orgoglioso custode di suggestioni e parole che arrivano direttamente dalla Romagna contadina, ma riascolteremo anche le esilaranti canzoni country-dialettali di Cico det e Bel, dal lughese, con la sua partner in crime Mary Grace. Gioca in casa, poi, il poeta imolese Matteo Falconi che si presenterà in veste cantautorale con i suoi umori dolenti e pungenti. Per la parte musicale non poteva mancare Pietro “Quinzan” Bandini, punto di riferimento del folk revival romagnolo di questi anni, oltre che direttore artistico di questa serata e de La Musica nelle Aie a Castel Raniero. Ci saranno poi anche l’attore e poeta di Cassanigo Alfonso Nadiani e, dal riminese, Francesco Gabellini, con i suoi versi acuti e divertentissimi.
Ingresso libero