Il presidente di Start Romagna: "Ora, nel ravennate, ragazzi più bravi a distribuirsi sui bus"
«Con l’aggiunta di una cinquantina di mezzi privati, i problemi di sovraffollamento sono rientrati anche sul territorio della provincia di Ravenna e non abbiamo segnalazioni di particolari problemi». Roberto Sacchetti, presidente di Start Romagna, è abbastanza soddisfatto di come la grande questione del trasporto scolastico sia stata gestita dopo le polemiche sui bus presi d’assalto dagli studenti: «Dopo aver chiesto una mano ai privati, avevamo comunque il problema che i ragazzi salivano di più sugli autobus targati Start che non sugli altri, forse per abitudine. Ora, invece, devo dire che il loro atteggiamento è cambiato e si distribuiscono meglio sui mezzi a disposizione, permettendoci di rispettare le nuove regole sulle capienze, fissata al 50%». In vista di settembre, invece, è molto difficile ipotizzare quale potrà essere l’organizzazione: «Abbiamo, da un lato, la variabile dell’andamento dei contagi. Dall’altro, stando alle dichiarazioni degli addetti ai lavori, già in estate i romagnoli dovrebbero essere vaccinati. Bisognerà vedere cosa verrà deciso sulle capienze ma anche sulle percentuali di frequenza delle scuole, specie superiori. In questo momento, per esempio, il 70% sta aiutando, visto che in fase di riorganizzazione avevamo ragionato intorno al 75%. A questo proposito, devo ringraziare i prefetti e le prefetture perché hanno saputo coordinare mondo della scuola e mondo dei trasporti, ragionando su un dimensionamento che funziona». Guardando al prossimo anno scolastico, c’è anche l’ipotesi che, con la riapertura delle attività, gli autobus privati tornino alle loro attività originarie: «Credo che sia un buon auspicio quello di immaginare un ritorno alla normalità anche in questo senso». Insomma, le variabili in campo sono ancora troppe. (s.manz.)