Il museo Zauli presenta un ricco programma di iniziative
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«L’emergenza sanitaria ha sempre la priorità ma chi guida una comunità ha il dovere di pensare anche alla ripresa. E raccontare i progetti di un museo molto vitale è un primo passo per riabituare la popolazione a tornare a frequentarsi. Ricominceremo da luoghi come questo». Il sindaco di faenza Massimo Isola si riferisce al museo Zauli, che nei giorni scorsi - proprio in concomitanza con la nuova chiusura imposta dalla zona arancione - ha presentato un ambizioso programma di eventi e attività per il 2021, per le cui date effettive bisognerà riaggiornarsi ma che comunque mette in campo idee, progetti e risorse da vendere.
«Quest’anno abbiamo potuto fare sostanzialmente due cose - ha spiegato Matteo Zauli, direttore del museo -: incrementare la nostra visibilità in rete e progettare la ripartenza. Su questo ci siamo concentrati. Siamo un museo privato ma ci consideriamo un museo pubblico, abbiamo sempre sentito la vicinanza delle Istituzioni e sappiamo che avremmo grandi difficoltò se non esistesse, intorno a noi, un sistema molto attento, che agevola il gioco di squadra fra chi si occupa di cultura. Il Comune di Faenza, in particolare, non è solo nostro sostenitore ma spesso nostro partner per le iniziative. La nostra vocazione, di conseguenza, è sempre e quanto più possibile volta anche al sociale».
Lo dimostra l’evento iniziale - che dovrà aspettare il ritorno nella zona gialla - dedicato all’allestimento «Nella sfera dell’arte. Da Fontana a Pomodoro, da Carlo Zauli a Star Wars», in partnership con il Gruppo Disabilità Faenza e a sostegno della loro importante lotteria solidale, legata all’arte.
In giugno tra il museo e il percorso all’aperto del Map, le opere di Carlo Zauli dialogheranno con quelle di un altro maestro, Giuseppe Spagnulo, nato a Grottaglie ma formatosi a Faenza, dove strinse un profondo legame con Zauli, per poi lavorare a lungo a Milano, anche con Pomodoro e Fontana.
Torneranno - logistica emergenziale permettendo – anche le residenze d’artista, con l’emergente cinese Shafei Xia (oggi richiestissima nelle maggiori vetrine internazionali), la ceca Eva Pelechovà e alcuni artisti seguiti dal Mambo di Bologna.
Il museo Zauli porterà avantui anche i suoi progetti didattici, con il corso per curatori al via in luglio, i workshop ceramici dell’Aicc (in particolare l’incontro fra Patrizio Bartoloni e Gabriele Resmini), il progetto inclusivo «Empowering People» (che si rivolge a persone in condizione di fragilità ed emergenza abitativa), i workshop di arte-terapia con Mona Lisa Tina, quelli di approfondimento ceramico a cura di Monica Zauli, oltre alla visite guidate per le scuole: reali e virtuali.
E’ inoltre in programma una mostra di Victor Fotso Nyie, ceramista di origine senegalese che da anni è un pilastro della Bottega Galli e ha esposto anche all’estero, a inizio autunno tornerà il Ceramic Performance Festival, alla quarta edizione, in chiusura del Padiglione Estate, che prevede collaborazioni con numerose associazioni del territorio (Distretto A, Made in Italy, Strade Blu, Ottobre Giapponese, Emilia-Romagna Festival, Ossessioni, Wikipoz), aprendosi anche a nuove partnership. Lancerà la sua attività anche il nuovo spazio Mcz Box, sede della collezione contemporanea e del percorso formativo Ifts per la ceramica, coordinato da Viola Emaldi, mentre il museo Zauli costruirà un allestimento all’aperto anche negli spazi del Podere La Berta.
A tutto questo si aggiunge la normale attività di visite alle collezioni del museo, con in programma una serie di eventi speciali tra cui la visita del 31 maggio (compleanno del museo Zauli) curata da Emidio Galassi.