Il «caso» ginnastica ritmica visto da Ravenna, Silvia Sarini (Edera): «A volte famiglie esasperanti, ma non nella nostra società»
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Silvia Sarini è la responsabile del settore ginnastica ritmica dell’Unione Edera Ravenna: «Da noi tutte le cose che purtroppo abbiamo letto sui giornali in queste settimane non accadono. Quando ho tirato fuori l’argomento, per informare i genitori delle nostre ragazzine dell’Accademia, loro hanno risposto: “Ma figuriamoci”, ben sapendo che non c’è mai stato alcun problema. Noi abbiamo una nutrizionista voluta dalla società e consigliamo di riferirsi a lei per avere un’alimentazione bilanciata e corretta, fondamentale non tanto o solo per questo tipo di attività, ma per l’età e per chi fa sport». Poi la responsabile dell’Unione Edera allarga lo zoom: «Il problema principale? Non metto in dubbio che siano successe cose sbagliate e non corrette. Quello che so è che purtroppo, in tante realtà, c’è una esasperazione da parte delle famiglie. Pur di avere risultati a tutti i costi, altrove molti genitori spostano le proprie figlie a destra e sinistra in tante società diverse. Naturalmente non voglio giustificare nessuno, le cose descritte e uscite in questo mese sono gravi e non devono succedere. Però spesso ci sono genitori che vogliono i risultati a tutti i costi e che sono disposti a tutto, portando le figlie anche in centri che magari ottengono risultati importanti più velocemente. Questo, per fortuna, non accade nella nostra società. Da noi nessuna famiglia si è mai lamentata. Anzi, sono stata proprio io a esporre queste tematiche e questi problemi in una riunione. Per quanto mi riguarda, ho sempre avuto e continuo ad avere stima per Emanuela Maccarani (la direttrice tecnica della Nazionale e dell’Accademia di Desio, ndr). La conosco da quando eravamo più giovani, siamo quasi coetanee. E’ una persona che ha dato tantissimo alla ginnastica ritmica». Tornando all’Edera e a una società che si è sempre distinta per prestigio e qualità sul territorio ravennate, Sarini aggiunge che «come ginnastica artistica e ritmica abbiamo tra 700 e 800 iscritti. Per la ritmica siamo intorno alle 250. Da un po’ di tempo le bambine sono rientrate in palestra, non ancora come prima del Covid, avuto picchi da 350. Però la richiesta c’è. Vedremo l’anno prossimo che risonanza avrà questa vicenda. E come si concluderà. Noi stiamo cercando anche un connubio con un ambito scolastico e abbiamo trovato una scuola che ci dà la possibilità di lavorare insieme: per noi scuola e palestra hanno un valore molto importante, fondamentale per chi comincia questo percorso».