Utilizziamo i cookie, inclusi quelli di terze parti, per raccogliere informazioni sull’utilizzo del nostro sito web da parte dei visitatori. I dati personali raccolti sono utilizzati per la personalizzazione degli annunci pubblicitari. I cookie sono utili per garantire agli utenti un'esperienza di navigazione ottimale, per migliorare costantemente il nostro sito e, previo consenso, possono essere utilizzati dai nostri partner per mostrare pubblicità personalizzata mostrando agli utenti offerte adatte ai loro interessi.
Facendo clic sul pulsante "Accetta", acconsenti l’utilizzo di tutti i cookie, compresi quelli utilizzati per la personalizzazione degli annunci pubblicitari in base ai tuoi interessi. Chiudendo questo banner o continuando con i cookie essenziali verranno utilizzati esclusivamente i cookie tecnici e analitici per i quali non è necessario il tuo consenso. In qualsiasi momento puoi revocare il consenso a tutti o alcuni cookie cliccando sul pulsante "Preferenze Cookie", sempre raggiungibile dal footer del sito.
Informazioni più dettagliate sull’utilizzo dei cookie sono disponibili nella nostra privacy & cookie policy.
Per chiudere definitivamente il quadro indiziario a carico di Norbert Feher, la Procura di Bologna attende dalla Serbia l'invio del suo Dna. Se il profilo estrapolato dal sangue trovato fuori dal bar di Budrio, dove il primo aprile è stato ucciso il barista Davide Fabbri, già comparato e dichiarato compatibile con quello estratto dalle tracce sul furgone abbandonato dal killer l'8 aprile dopo l'omicidio della guardia volontaria Valerio Verri, dovesse coincidere con il Dna arrivato dal suo Paese di provenienza, non ci saranno più dubbi. Lo riporta l'Ansa. Le autorità serbe hanno risposto pochi giorni fa alla rogatoria del pm Marco Forte, e la richiesta sarà esaudita, anche se non sono chiari i tempi. Dovrà essere verificato se il Dna di Feher esiste in una banca dati serba, dal momento che, seppur più 12 anni fa, risulta essere stato condannato in patria, e quindi forse anche schedato. Oppure lo si potrà prelevare da un parente prossimo, come la madre che risiede nella città di Subotica. Intanto le ricerche del killer si sono estese anche al ravennate non più solo alla zona rossa tra le oasi di Marmorta e Campotto nel ferrarese.
via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it
Pubblicità
Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90). Contributi incassati