I ravennati all'estero: "Sul Coronavirus l'Italia è un esempio"

Romagna | 05 Aprile 2020 Cronaca
i-ravennati-allestero-quotsul-coronavirus-litalia--un-esempioquot
Silvia Manzani

«Noi ci siamo isolati in casa una settimana prima che iniziasse la stretta legata al Coronavirus. Stavamo osservando la situazione in Italia e non eravamo per niente tranquilli». Irene Callegari, ravennate, vive a Brooklyn, a New York, da circa otto anni: «Mio marito, anche lui italiano, lavora per la televisione mentre io in una compagnia americana che importa dall’Italia macchinari e attrezzature per bar e ristoranti. Nel mio caso, al momento, è tutto fermo e quindi riesco a lavorare solo qualche ora in smart working mentre mio marito, che in genere costruisce studi televisivi, è occupato sull’assistenza tecnica. Non è facile, abbiamo due bambini di quattro anni e nove mesi e siamo chiusi in sessanta metri quadri. Ma siamo più sereni così». Irene e il marito hanno rinunciato, per sicurezza, anche alla spesa: «Ce la facciamo portare da casa. Abbiamo valutato che le uniche uscite sono qualche sgambata al parco accanto a casa per far prendere un po’ d’aria ai bimbi: ci sembra più importante rispetto all’idea di entrare in un supermercato». Insomma, Irene sente di aver fatto la cosa giusta, giocando d’anticipo: «In Italia siete stati senz’altro più scrupolosi e avete fatto da esempio. Qua siamo partiti in ritardo, dopo aver preso in giro l’Italia. Ora, chiusi tra quattro mura, per quanto sia faticoso sembra che sia tutto perfetto. Ma appena accendiamo la tv, è tutto così inquietante». 

«UN MESE INDIETRO»
Positiva ma arrabbiata la faentina Stefania Argnani, che vive con il marito e i due figli a Horley, a cinque minuti da Gatwick, in Inghilterra: «Qui siamo un mese indietro. Avendo davanti la tragedia in Italia, avevo già capito che bisognava mettere in atto le restrizioni del caso e non dare retta al primo ministro, quando ha detto che è meglio mescolarci per infettarci tutti». Dopo che anche in Inghilterra sono partite le misure di contenimento del virus, Stefania ha però notato che tutto il mondo è paese: «Anche qui c’è chi fa il furbo e prende la macchina per concedersi una passeggiata. Non sono certo solo gli italiani, come spesso si dente dire, a essere poco avvezzi alle regole». Stefania e il marito, che hanno un’azienda che produce materiale elettronico, stanno continuano a lavorare ma con molte precauzioni: «Cinque persone su venti al momento sono ferme e, a quanto pare, l’80% del loro stipendio ci verrà rimborsato dallo Stato. In produzione si lavora a turni. Per il resto, usiamo guanti e disinfettanti. Le mascherine, purtroppo, sono introvabili». Nel frattempo, intorno a casa il silenzio è surreale: «Non si sentono più tanti aerei decollare e atterrare.». 

«PUNTO INTERROGATIVO»
«Pensandoci bene, forse in questo momento preferirei avere uno stabilimento balneare nei lidi ravennati. Quando l’emergenza finirà, sono sicuro che ripartiranno alla grande. Per me, invece, molto probabilmente sarà un’amara stagione». Riccardo Pezzani (nella foto), ravennate, vive in Portogallo, dove è proprietario della Guest House «Boa Onda», a Peniche, ottanta chilometri al nord di Lisbona: «Mi stavo preparando a inaugurare la mia quarta stagione qui, invece tutte le prenotazioni per aprile sono andate in fumo. Per il momento è una perdita di alcune migliaia di euro, che si somma all’incertezza del futuro. Non sono un ansioso ma razionalmente la situazione è pesante: il mio lavoro dipenderà non solo dalle decisioni del Governo portoghese ma da quelle dei Governi di tutta Europa, visto che i miei clienti vengono principalmente da Italia, Francia, Svizzera, Germania». In questi giorni Riccardo sta approfittando per sistemare i locali della sua attività e quelli di una nuova guest house che dovrebbe aprire a maggio nella stessa zona: «Anche la corsetta in spiaggia riesco ancora a farla mentre il surf è bandito. Al momento, davvero, non è possibile prevedere nulla, anche perché ho un tipo di clientela last minute, abituata a prenotare un paio di settimane prima. Anche per chi sarebbe dovuto arrivare in aprile e ha spostato la sua prenotazione più avanti, l’incertezza regna sovrana: si è tutti appesi a quello che succederà, alle restrizioni, ai voli, alle ripercussioni lavorative. Un disastro». 

«UN PRIVILEGIATO»
Si sente un privilegiato il mosaicista ravennate Verdiano Marzi, che vive alla periferia di Parigi con la moglie: «Tra casa mia e il mio atelier ci sono 600 metri. All’andata incontro qualche persona, la sera al rientro nessuno. Una volta alla settimana vado a fare la spesa con l’auto-certificazione, per il resto l’aria è incredibilmente pulita anche se vicino abbiamo l’autostrada. Sono sereno, anche se a volte penso che ho 70 anni e potrei essere a rischio».
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-i-ravennati-all-estero-sul-coronavirus-l-italia-e-un-esempio-n23587 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione