I «Lòm a mêrz» 2021 su Facebook, dodici eventi sulle favole di una volta

Federico Savini
«Quest’anno ci vogliamo augurare di bruciare definitivamente l’ultimo anno e di riporre le nostre speranze in una stagione migliore. Che insomma questo virus se ne va via insieme ai lapilli dei nostri falò». Lea Gardi non fa mistero sul fatto che i Lòm a mêrz 2021 sono pensati per essere di buon auspicio sul futuro. E in effetti, la tradizione della «memoria orale che si trova a dialogare con gli strumenti digitali», per dirla con il sindaco di Faenza Massimo Isola, ha un grande valore simbolico nel perdurante stato emergenziale che viviamo, scoccato proprio un anno fa e giusto in tempo per guastare l’edizione 2020 dei Lòm a mêrz, ossia la riproposizione degli antichi falò propiziatori contadini all’interno di decine di aziende agrituristiche locali, coordinate dall’associazione Il Lavoro dei Contadini, che appunto Lea Gardi presiede dopo la prematura morte, qualche anno fa, di Italo Graziani. «Come avrebbe voluto Italo saremo fedeli al calendario – spiega Lea Gardi - e i Lòm a mêrz saranno di sei serate, dal 26 febbraio al 3 marzo, con dodici eventi nelle aziende agricole che ci sostengono».
Parliamo quest’anno di eventi in diretta Facebook dalla pagina de Il Lavoro dei Contadini e sul sito omonimo, ogni sera dalle 19, con collegamenti nelle aziende, accensione dei fuochi e lettura di favole. Perché infatti sono proprio le folè contadine il tema del 2021; una bella idea non solo perché quest’anno si entrerà virtualmente nelle case di tante famiglie, ma anche perché a lungo proprio le favole sono state il veicolo di trasmissione delle storie, delle notizie e dei precedetti morali che tenevano salde le comunità nel mondo contadino.
Detto che ci sarà anche una fòla letta da Sergio Diotti, il fulestar per eccellenza che ha recitato una favola per Il Lavoro dei Contadini, si partirà venerdì 26 febbraio alle 19, con la diretta Facebook dall’agriturismo Nasano di Mazzolano di Riolo Terme. Dopo l’accensione del falò propiziatorio, sarà Francesco Rivola a leggere una favola. Sabato 27, sempre dalla pagina Facebook dell’associazione, si potrà assistere a falò e favole dell’Agriturismo Campo Rosso di Civitella (con burattino Corvo Nero alle prese con le favole di Esopo), dell’agriturismo Franzoni di Faenza (favole dialettali con Gigi), della Torre di Oriolo (con la musica di Pietro Quinzàn Bandini e la favola letta da Mario Gurioli) e l’azienda Caboi di Fontanelice.
Domenica 28 toccherà all’agriturismo Spaderna di Brisighella (sempre con Pietro Quinzàn Bandini) e alla fattoria La Rondine di Bagnacavallo. Lunedì 1° marzo spazio all’agriturismo Zinzani di Faenza (zirudele e barzellette con Dylan Ballardini) e alla Fattoria Didattica di Imola. Martedì 2 dirette dalle 19 a Cà Ridolfi a Gambellara (con Luigi Berardi e le «Donne di parola» di Sant’Alberto) e all’agriturismo Rio Manzolo di Brisighella. Si chiuderà mercoledì 3 marzo presso la condotta Slow Food di Ravenna alle 19.30 con Cristiano Caldironi e Roberto Morellini.