I grandi albergatori di Cervia e Milano Marittima: "Buona stagione, ma non è da record"
Tatiana Tomasetta - Con l’ingresso nel mese di agosto è partita la vera vacanza nel Belpaese, gran parte degli italiani travolti dal caldo si sono spostati da Nord a Sud e viceversa, mischiando le carte e cercando il fresco sulla costa nazionale che ha accolto 77,5 milioni di turisti. Tra le mete scelte anche i 9 km di costa cervese. I numeri divulgati dal Comune parlano di un incremento degli arrivi fino a giugno del 10%. La crescita riguarda i turisti italiani da Lombardia ed Emilia Romagna e per gli stranieri il ritorno dei tedeschi, 52.215 presenze (+116,63%) oltre a una buona ripresa per il turismo russo (+49%).
PIERO BONI (ASCOM)
«I dati sono sicuramente confortanti, - afferma Piero Boni, presidente di Ascom-Confocommercio Cervia – come la crescita di Germania e Svizzera e il recupero del mercato russo. Per quanto riguarda i nuovi mercati, i rumeni sempre di più scelgono Cervia, oltre ad Albania, Cecoslovacchia e Ucraina. Le nostre aspettative sugli stranieri, però, sono più alte, si deve intervenire su queste percentuali proponendo, oltre al balneare, cultura, gastronomia e collegamenti, come è il nuovo treno DB da Monaco che ferma a Cesena da dove preleviamo gli ospiti per portarli davanti all’albergo. Il turista, poi, cerca la destinazione sicura e le strategie messe in campo con Regione Emilia Romagna e Comune di Cervia, hanno determinato l’elezione della nostra località. Ad esempio un grande risultato è quello avuto con la lotta agli abusivi grazie alla quale in spiaggia non ci sono più venditori, merito di un sistema concordato con tutte le associazioni di categoria, la cooperativa bagnini, e la Prefettura».
ANDREA ASTOLFI (PREMIER HOTELS)
Dai dati generali il passaggio ai diversi settori alberghieri svela l’identità di un territorio fatto di molte anime. «L'Hotel Waldorf 5 stelle a Milano Marittima oggi registra l’85% di occupazione, l’anno scorso era leggermente superiore, circa l’89% – afferma l’albergatore Andrea Astolfi di Premier Hotels –. Molto positivo è stato il mese di giugno, ma non vedo dati esplosivi, direi discreti. Sull’aumento degli stranieri i grandi numeri se li spartiscono russi tedeschi e svizzeri, tre mercati che hanno sempre frequentato il nostro territorio, il ritorno dei russi è un buon segnale come l’arrivo di ospiti rumeni o polacchi. Leggermente in calo nelle nostre strutture sono gli italiani. Molto importante è continuare sulla strada intrapresa dal sindaco Coffari che è preparato mentalmente a formare una città che vada bene al turista, dalla pulizia, al decoro, al rinnovamento strutturale».
LUCA SIRILLI (HOTEL BAYA)
Diverso l’osservatorio dell’Hotel Baya, 3 stelle a Milano Marittima: «Normalmente la stagione parte l’ultima decade di giugno, ma quest’anno abbiamo anticipato al 10 di quel mese – racconta il proprietario Luca Sirilli -. Molta affluenza anche nella seconda metà di maggio con parecchi stranieri che si sono mossi per la Pentecoste. Il clou si è registrato il 2 giugno, ponte durante il quale non si trovavano camere in città, ma la vera novità è la buona affluenza durante la settimana. Per quanto riguarda il tipo di clientela sono aumentati gli italiani, qualche tedesco e francese».
STEFANIA MARVEGGIO (HOTEL BRASIL)
Di stagione altalenante parla Stefania Marveggio (Hotel Brasil e Orchidea): «I week-end affollati e in settimana poca affluenza. Meglio giugno nel complesso. Su Cervia confermo l’aumento degli stranieri, svizzeri in modo particolare, russi, ucraini e naturalmente tedeschi, ma molto meno rispetto agli anni passati. Su Milano Marittima, per quanto ci riguarda, prevalgono gli italiani nel mese di luglio, mentre in giugno abbiamo registrato tedeschi e qualche belga».
MONICA CIARAPICA (HOTEL COMMODORE)
«Siamo partiti con una condizione favorevole per i ponti di primavera sia per il calendario che per le buone condizioni meteo. Occorre però fare un’analisi accurata relativamente ai mesi di maggio e giugno perchè non c’è stata continuità di presenze, ma boom dei week-end - afferma Monica Ciarapica, presidente provinciale di Confesercenti e Hotel Commodore di Cervia -. L’aumento di stranieri in termini di arrivi c’è (tedeschi, svizzeri, belgi, francesi e Paesi dell'Est), ma la permanenza media è piuttosto bassa, come per il turismo nazionale. Diventa sempre più difficile quindi avere una percentuale di occupazione delle camere alta con perdite di fatturati non più sostenibili. Inoltre il turista straniero in genere prenota tramite le Ota e il fatturato delle aziende è intermediato. Vedremo i dati ufficiali di luglio, ma se devo dare un’interpretazione oggi direi che non ci saranno differenze significative rispetto all’anno scorso».