I documentari al Ridotto del Masini, a Faenza, approfondiscono lotte ed emarginazioni
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Federico Savini
Torna martedì 21 al Ridotto del teatro Masini di Faenza «Il cinema della Verità», apprezzata rassegna di documentari curati da Raggio Verde e Accademia Perduta che più che mai, quest’anno, focalizza il suo obiettivo sempre rivolto alla contemporaneità sul tema più specifico della diversità e delle minoranze. E non parliamo tanto di quelle minoranze che in questi anni stanno agitando il dibattito politico e di costume più che mai, quanto di minoranze nelle minoranze, autentiche anomalie statistiche incarnate in persone che lottano ogni giorno per i propri diritti, le proprie scelte e la propria identità.
Martedì 21 gennaio si parte alle 20.30 (orario di tutte le proiezioni, che sono sempre gratuite), con La Battaglia Dei Sessi di Jonathan Dayton e Valerie Faris, con Emma Stone, film di fiction che racconta il leggendario incontro sportivo tra la campionessa di tennis Billie Jean King e lo sfidante Bobby Riggs, passato alla storia come «La battaglia dei sessi», tra un vecchio atleta esibizionista e un’impassibile, memorabile ragazza occhialuta. Nazra Film Festival (12 febbraio) racconta invece di un festival cinematografico indipendente palestinese, riportando lo «sguardo» (nazra) di giovani autori palestinesi e internazionali sulla spinosa questione di mancanza di diritti in Palestina. Il 26 febbraio scorrerà su grande schermo la vicenda di Cecilia, attrice che, come un fantasma, vive da anni rinchiusa nel suo teatro per impedirne la distruzione fisica e morale, raccontata dal film Solo no di Lucilla Mininno. Il 3 marzo al Ridotto si potrà compiere un viaggio visivo nella foresta millenaria nel cuore d’Europa nota come Hambach, con il film Hambachers di Leonora Pigliucci e Claudio Marziali, che documenta un esperimento unico di resistenza ecologista, che dall’alto delle case e dei villaggi sospesi sugli alberi, si oppone alle ruspe di una multinazionale che vorrebbe ridurre il bosco all’ennesimo bacino estrattivo per il carbone.
Martedì 17 marzo, La Scomparsa di mia madre di Beniamino Barrese metterà alla prova le emozioni del pubblico, raccontando il presente di Benedetta Barzini, modella iconica negli anni ‘60, musa di Andy Warhol, Salvador Dalì e Richard Avedon, femminista, scrittrice e docente universitaria, che a 75 anni ha deciso di scomparire, letteralmente, mentre il figlio cerca di dissuaderla - o comunque lasciarne testimonianza- proprio con questo film. Il 31 marzo I Racconti di Parvana di Nora Twomey, prodotto da Angelina Jolie e candidato all’Oscar come miglior film d’animazione, indaga la vita di una ragazzina di 11 anni che vive a Kabul coi genitori e i fratelli, e che in un Afghanistan violento e controllato dai talebani dovrà convivere con l’ingiusto arresto del padre, denunciato da un ex allievo come nemico dell’Islam.
Penultima proiezione il 14 aprile, con L’apprendistato di Davide Maldi, resoconto dell’esperienza di isolamento e crescita di un ragazzo di campagna catapultato tra le rigide regole di un collegio alberghiero. Il «Cinema della Verità» chiuderà il 28 aprile, con Allah Loves Equality di Wahahat Abbas Kazmi, che dà voce alle persone LGBTQIA (lesbiche, gay, bisessuali, trans, queer, intersex e asessuali) che vivono nella Repubblica islamica del Pakistan, per conoscere la situazione dei diritti delle minoranze sessuali nel paese e quali sono gli atteggiamenti sociali nei loro confronti. Per la prima volta coppie omosessuali hanno deciso di mostrarsi pubblicamente e di raccontare la propria storia al mondo.