Halloween: dolcetti, scherzetti, Caos e «Piligrène»
Uno scherzetto ci seppellirà. Immancabilmente, ogni volta che si approssima la festa di Halloween, in Romagna riemergono dubbi e scetticismi in merito alla presunta americanità (che non è presunta) di una festa mascherata e dai tratti simpaticamente horror, e immancabilmente si ergono a paladini della presunta tradizione (che non è presunta) non solo gli organizzatori degli eventi della Notte del 31 e i genitori dei bambini che indossano un lenzuolo per sottoporre il vicinato alla questua del «dolcetto o scherzetto», ma anche i cultori delle tradizioni. E’ infatti cosa ormai arcinota che il mondo contadino di Romagna rispettava le credenze del «capodanno agricolo», pensando che proprio in quella notte si assottigliassero i confini tra il mondo dei vivi e quello dei morti, con tanto di rituali di benvenuto ai defunti annessi, e quindi interrogarsi se sia più tradizionale la Piligrèna di Lugo (che ha comunque tratti yankee) o più americana la festa di Alfonsine (paese dove di Piligrène si intendono da eoni), o se sia più puro il Samhain celtico di Riolo Terme (con tutto lo strascico di sostenitori e scettici sulla questione della Romagna celtica) o la parata di Cervia (città che - questo sì fra le poche - celebra ancora la Pasquella, oltre che Halloween), sembra oggi un passatempo velleitario più che una reale questione identitaria, anche perché fra druidi celtici, puritani a stelle e strisce e contadini romagnoli ci sono di certo più legami di quanto non si immagini.
Ad ogni modo la sera di mercoledì 31 Alfonsine ribadirà che Halloween è la principale festa che colora tutta la città, con associazioni coinvolte e stand gastronomici a partire dalle 18.30. Il percorso degli orrori parte da corso Garibaldi, per raggiungere piazza Monti e il Senio e approdare in corso della Repubblica. Giocolieri, mangiafuoco, streghe e jazzband di zombie itineranti animeranno il centro.
Alla Piligrèna, ossia il fuoco fatuo che testimoniava il ritorno dei morti sulla terra il 31 ottobre, è invece tradizionalmente dedicata la festa di Lugo, con laboratori di intaglio della zucche fin dal mattino al Pavaglione e il centro in vesti «sanguinolente» in serata, tra il «Sentiero tenebroso», il gobbo trampoliere, la «Taverna insanguinata», il giardino delle zucche in rocca, con tanto di cimitero incantato dove avranno luogo esibizioni acrobatiche, la danza sui «Gradoni maledetti» della piazza, il cinema horror in rocca e naturalmente il gran finale dell’arena del fuoco con il rogo della Grande Piligréna.
Riolo Terme, come da un quarto di secolo a questa parte, il 31 ottobre celebra il Samhain, il Capodanno Celtico, festa rievocativa degli antichi romani e celti, con figuranti in tutto il paese e soprattutto nei dintorni della rocca. Il mercato sarà attivo dal pomeriggio e lo stand e lo street food in serata, con la musica dalle 20 (tamburi medievali seguiti dal folk-metal dei Diabula Rasa), gli spettacoli acrobatici e il pauroso corteo del Caos che avanzerà minaccioso dalla piazza tra cascate di fuoco, fino alla battaglia finale di piazza Mazzanti e al successivo spettacolo pirotecnico dall’interno del castello.
Sarà invece allestito un percorso pieno di fantasmi e creature misteriose dedicato alle «Vie dell’Inferno» nel centro di Brisighella. Il borgo si animerà dalle 20 dalla Selva Oscura all’Acheronte e poi via via le bolge raccontate nella Divina Commedia, con spettacoli, musica, fattucchiere, truccabimbi, mangiafuoco, tamburi medioevali e quant’altro.
A Cervia, infine, festa sul canale con la classica parata Zombie Walk, giochi di luci e tante «sorprese raccapriccianti», tra cui il percorso oscuro «The Dark Path». Alle 22.30 si terrà lo spettacolo magico di fuoco a conclusione della serata.