Grandi nomi ma soprattutto tantissimi eventi per un’edizione grandiosa del Ravenna Festival

Romagna | 08 Maggio 2021 Cultura
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Federico Savini
«Abbiamo due obiettivi: ridare dignità al pubblico, con un ascolto “in presenza”, che è una vera e propria necessità dell’anima. E ridaremo dignità ai lavoratori dello spettacolo, facendo lavorare circa 1200 artisti». Sono poche parole, quelle del sovrintendente del Ravenna Festival Antonio De Rosa, quelle che indicano con precisione - e confortati dai grandi numeri che andremo a snocciolare - gli intenti del più grande cartellone culturale del nostro territorio, che quest’anno pià che mai avrà una valenza «non solo nazionale, ma proprio internazionale - sottolinea l’assessore alla Cultura del Comune di Ravenna Elsa Signorino -, a raccontare il progetto ravennate di uscire dalla pandemia attraverso la cultura, celebrando Dante con investimenti che rimarranno negli anni e continuando a getare quei ponti che il Festival ha sempre costruito».
Che il tema 2021 sarebbe stato dantesco non è esattamente una sorpresa - tant’è che a seguire non troverete una specifica sezione di eventi danteschi, perché sono semplicemente troppi per enumerarli -, ma il programma costruito dai direttori artistici Roberto Masotti e Angelo Nicastro, con il contributo sempre fondamentale di Cristina Muti, permette ad Antonio De Rosa di affermare che «il Ravenna Festival 2021 sarà la più grande impaginazione dell’opera dantesca nello spettacolo dal vivo mai effettuata. Quest’anno le alzate di sipario saranno 121, oltre il doppio dell’anno scorso, quando già fummo pionieri e apripista nazionali per lo spettacolo dal vivo. I luoghi di spettacolo passeranno da 6 a 18, col ritorno a Palazzo San Giacomo a Russi, per 65 giorni di programmazione contri i 29 dell’anno scorso. E sempre con lo streaming disponibile, visto che ci saranno comunque restrizioni alla presenza. Da quando abbiamo lanciato il canale ravennafestival.live abbiamo contato circa 200mila spettatori da 150 Paesi del mondo».
 
LE VIE DELL’AMICIZIA
Oltre a Dante, va segnalato l’importante viaggio in Armenia per le Vie dell’Amicizia, e saranno celebrati anniversari legati anche a Piazzolla e Stravinskij, senza contare il ritorno dei Wiener Philharminker a Ravenna nei giorni scorsi. «Nel loro ritorno di fronte al pubblico - ha commentato il maestro Riccardo Muti, presentando il Festival in collegamento -. La loro undicesima volta al Festival sottolinea il legame forte con Ravenna. Pe rle Vie dell’Amicizia torneremo a Erevan, in Armenia, il 4 luglio, suonando in particolare il Te Deum di Haydn, un gesto di solenne gioiosità e di speranza».
Il 1° luglio il concerto, con l’orchestra Cherubini e l’Armenian State Chamber Choir, si terrà in prima al Pavaglione di Lugo, e per entrare nel clima della musica armena il Nagash Ensemble suonerà il 26 giugno alla Rocca Brancaleone.
 
IL CONCERTO PER DANTE
Fermo restando che a Ravenna l’anno dantesco non si chiuderà nel 2021, il 12 settembre sempre Riccardo Muti dirigerà la Cherubini e il coro del Maggio Musiclae Fiorentino nel concerto straordinario per la fine delle celebrazioni dantesche (suonando peraltro anche a Firenze e Verona). Tra i compositori selezioni figura anche l’armeno Tigran Mansurian, con una composizione nuova dedicata al Purgatorio e che fa parte del progetto «Nuove musiche per Dante»
 
NUOVE MUSICHE PER DANTE
Primo atto di questo trittico si terrà il 10 giugno alla Rocca Brancaleone con l’Inferno di Kristian Jarvi e l’orchestra Cherubini col violoncellista Giovanni Sollima, mentre il 9 luglio a Sant’Apollinare in classe toccherà al Paradiso di Valentin Silvestrov con il coro da camera di Kiev e il direttore Mikola Hobdych.
 
LA CLASSICA
Il 5 giugno in rocca suonerà l’ensemble Accademia Bizantina guidato da Ottavio Dantone in musiche di Mendelssohn e Schumann, mentre il 14 giugno il Chaos String Quartet si muoverà tra Mendelssohn, Ligeti e Debussy. Omaggio a Stravinskij nei 50 anni dalla morte il 18 giugno con Charles Dutoit e la Slovenian Philharmonic Orchestra. Il 20 giugno toccherà al grande pianista Danil Trifonov, mentre la Cherubini diretta da Leonidas Kavaros suonerà Mozart e Dvorak il 27 giugno. La sera dopo spazio al Quartetto Guadagnini con il grande violoncellista Enrico Bronzi. Il 16 luglio tornerà Riccardo Muti sul podio con la Cherubini per un programma imperniato su Beethoven.
 
LA DANZA
Dal 4 al 6 giugno al teatro Alighieri l’Heure Exquisev porterà in scena le Variazioni su un tema di Samuel Beckett di di Maurice Béjartrimontata da Maina Gielgud e Micha Van Hoecke, mentre il 22 e 23 giugno toccherà ad Aterballetto con Don Juan, per 16 danzatori. Il 10 luglio danza in rocca con Stravinsky’s Love a cura di Daniele Cipriani.
 
CERVIA
L’Arena dei Pini sarà di nuovo sede di «Trebbo» con ospiti prestigiosi:  Ernesto Assante e Gino Castaldo a raccontare Lucio Dalla il 19 giugno, Aldo Cazzullo su Dante il 24 giugno, Marco Belpoliti il 30, Federico Buffa ne «La storia di un incontro tra Gigi Riva e Fabrizio De André» l’8 luglio, Neri Marcorè alle prese con «Le divine donne di Dante» il 22 luglio, Ambrogio Sparagna e Peppe Servillo sui cantori popolari nell’opera di Dante il 25 luglio l’omaggio di Elio a Enzo Jannacci il 31 luglio, in chiusura della parte estiva del Festival.
 
 
LUGO
Oltre che primo concerto delle Vie dell’Amicizia, il Pavaglione di Lugo sarà sede dell’omaggio ad Asor Piazzolla del 15 luglio con Quinteto Astor Piazzolla, mentre il 17 luglio sarà di scena il sassofonista Javier Girotto con un omaggio a Ennio Morricone. Seguiranno tre appuntamenti cinematografici, con The General di Buster Keaton musicato dall’orchestra Corelli, il recente Openings. Sguardi oltre il limite di Francesca Molteni e Mattia Colombo, e Inferno del 1911, con la sonorizzazione di Edison Studio.
 
RUSSI
A fine luglio Ravenna Festival tornerà nei grandi spazi di Palazzo San Giacomo con «La notte del prog. Uno nel tutto», durante la qualela remota esperienza di Vince Vallicelli con gli ex membri degli Osanna rivivrà in progetto però del tutto nuovo con musicisti tra i migliori della scena indie tricolore come Stefano Pilia ed Enrico Gabrielli. Il 25 luglio spazio al rap, con Rancore e altri musicisti.
 
 
I ROMAGNOLI
Come noto non si è potuto organizzare («sarebbe stato involontariamente ‘sovversivo’ nei confronti del regole di sicurezz» ha detto Roberto Masotti) il Paradiso del Teatro delle Albe a completamento della loro trilogia, garantito per il 2021, ma il 25 giugno ai Giardini Pubblici Marco Martinelli ed Ermanna Montanari incontreranno comunque i ravennati. Dal 16 al 19 giugno all’Almagià spazio a Fanny & Alexander con «Sylvie e Bruno», tratto da Lewis Carroll. L’12 luglio all’Alighieri ErosAntEros porteranno in scena «Confini», seguiti il 15 dai Menoventi con «Defunto odiava i pettegolezzi», menre dal 16 al 18 all’Almagià si esibirà il gruppo nanou con «Paradiso. Bozzetto». Il 27 luglio al teatro Alighieri andrà in scena «Lumina in tenebris. Luci dalla Divina Commedia» di Chiara Muti con Elena Bucci.
 
EVENTI SPECIALI
Il 17 giugno Vinicio Capossela porterà alla Rocca Brancaleone il suo «Bestiario d’Amore», mentre il 23 Arto Lindasy rievocherà iente meno che la «Lectura Dantis» di Carmelo Bene alla torre degli Asinelli di Bologna. Il 7 luglio un altro omaggio a Piazzolla con Opera Tangomusiche, seguita il 13 da «Romance del Diablo» del sassofonista romagnolo Marco Albonetti con l’orchestra Filarmonica Italiana. Il 12 luglio Flavio Caroli racconterà «I dipinti che hanno sconvolto il mondo dopo l’età di Dante e di Giotto».
Specialissima poi la «Carovana creativa» di poeti, cantori e quant’altro che dal 22 al 25 luglio si terrà lungo la strada da Firenza a Ravenna, facendo tappa e sosta a San Benedeto, Marradi e Oriolo dei Fichi.
 
TRILOGIA D’AUTUNNO
Dall’1 al 5 settembre il teatro Alighieri ospiterà il balletto «Metànoia» di e con Sergei Polunin, dedicato alle tre cantiche dantesche. Dall’1 al 3 ottobre toccherà alle le repliche dell’opera «Faust Rapsodia. Dal ciel sino all’Inferno» di Luca Micheletti e l’orchestra Cherubini, dalla tragedia di Goethe su musiche di Schumann, personalissima contemplazione della Commedia, ripercorrendo le orme di Dante. Infine, dall’11 al 13 ottobre andrà in scena il Paradiso XXXIII (canto conclusivo della Divina Commedia) con Elio Germano e le musiche di Teho Teardo.
 
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