Gran parte delle sagre nel ravennate ci saranno, con le opportune restrizioni

Romagna | 28 Agosto 2021 Cultura
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Federico Savini
Le certezze assolute, si sa, non sono di questo mondo. Figuriamoci quindi se, alle prese con una pandemia che finalmente sappiamo combattere ma che non ha certo battuto in ritirata, il calendario delle sagre paesane che ci accingiamo a compilare per le prossime settimane possa dirsi «ufficiale» al 100%. Non di meno, in estate ci sono state alcune prove generali (vedi il cinghiale a Zattaglia e soprattutto il Buongustaio di Reda) e quella che si apre in questi giorni è proprio la stagione delle feste di paese per eccellenza, soprattutto nella Bassa Romagna ma un po’ in tutto il nostro territorio.
Per il bilancio delle prime sagre rimandiamo a pagina 10, dove il lettore troverà anche qualche dettaglio sui regolamenti in base ai quali le feste si organizzano e ne si regolarizza l’accesso. Il quadro che emerge al momento è che le feste gestite da privati, associazioni e parrocchie per lo più non si faranno, mentre quelle che vedono in campo i Comuni in prima persona saranno organizzate. Non è così al 100%, ma indicativamente questo è il principale discrimine, mentre sui regolamenti (che nell’ultimo anno e mezzo ci siamo abituati a riaggiornare a seconda dell’evoluzione del quadro pandemico) alcune cose le sappiamo.

LE REGOLE
Per partecipare ad una sagra occorre il Green Pass, anche negli spazi aperti, ma non tutte le feste sono facilmente monitorabili negli ingressi. In particolare le più grandi, quelle che coinvolgono i centri storici dei paesi, non si riescono a circoscrivere e in questo caso la soluzione tipica (avallata dalle interpretazioni più condivise dei regolamenti in merito) è l’affissione di cartelli ad ogni ingresso che indicano l’obbligatorietà del Green Pass (naturalmente per i residenti del centro non vige alcun obbligo di pass per entrare e uscire da casa, mentre c’è per partecipare agli eventi e cenare negli stand). In alcuni casi sarà presente anche un sistema di «braccialetti», rilasciati ai possessori di Green Pass che saranno controllati all’ingresso di uno spazio chiuso (ad esempio una mostra) e che una volta superato un controllo potranno recarsi negli altri spazi chiusi della festa solo mostrando il braccialetto.

LE PRIME SAGRE
A Bagnara il Popoli Pop Cult Festival è una delle iniziative di maggiore successo dell’ultimo decennio, e dopo un 2020 di stop forzato l’amministrazione ha cercato di organizzarla almeno quest’anno, spostando la festa dal tradizione periodo di giugno alla fine di agosto. In pratica la festa si terrà questo fine settimana, con Stefano Bonaccini premitato venerdì 27 alle 18.30, ad introdurre un’edizione dedicata a «Mexico: l’incontro di due mondi!», con stand gastronomico a tema, spettacoli e due mostre: in Rocca l’allestimento di un Altar de Muertos e nella sala Sant’Apollinare «Frida Khalo. Heart&Art». Tornerà anche l’estemporanea d’arte Ed’AP per Popoli e saranno due le aree spettacoli allestite: piazza Francucci e la Rocca sforzesca, con due spettacoli ogni sera per ciascuna area, replicati due volte per accogliere più persone, alle 21 e replica alle 22.15. Grande spazio sarà come sempre riservato alla gastronomia internazionale: oltre al Messico, ci saranno stand da Albania, Argentina, Brasile, Germania, Grecia, Vietnam, Perù, Camerun, Thailandia, Pakistan, Filippine, Romania, Europa con vini formaggi e salumi d’elite.
«Per il Popoli Pop Cult Festival si tratta di un’edizione limitata rispetto agli scorsi anni – dice il sindaco Riccardo Francone -, ma comunque forte di contenuti e della presenza di stand gastronomici di alta qualità in rappresentanza di tutti i continenti».
Gli ingressi saranno contingentati, consentendo la presenza all’interno del Festival di circa 1500 ospiti. È richiesto l’uso della mascherina nelle aree di maggior concentrazione. Non è invece richiesto il green pass presso gli stand gastronomici (essendo tutti all’aperto), ma sarà obbligatorio e controllato in entrata per assistere agli spettacoli e visitare le mostre.
A Faenza per l’ottavo anno arriva la sagra della Romagna e dell’Abruzzo, al parco Mita da venerdì 27 a domenica 29, con stand gastronomico aperto ogni sera dalle 19 e l’esibizione (venerdì 27) del Club Atletico Faenza, seguita dalla danza country dei Wild Angels Romagna. Sabato 28 animazione alle 18.30, mentre alle 21 è in programma la commedia degli Amici dell’Europa, mentre domenica 29 sarà la serata della pizza fritta, con pianobar e ballo liscio. L’incontro fra la cultura abruzzese e quella romagnola sarà naturalmente celebrato in primis dal grande stand gastronomico, che alle specialità nostrane affiancherà arrosticini abruzzesi cotti alla brace, ventricina romagnola, salsiccia passita, spaghetti abruzzesi, porchetta, fagioli western, il piatto vegano, formaggi, salumi e vini tipici delle due regioni. Questo insieme a spettacoli e musica dal vivo, animazione, gonfiabili, mercatino degli hobbisti e la «via delle arti»: esposizione di pittori acquerellisti, scultori, mosaicisti, ceramisti.
A Massa Lombarda è poi ora di celebrare la pesca del «Buco Incavato», con piazza Matteotti al centro del vita cittadina venerdì 27 e sabato 28 agosto, con le bancarelle dall’associazione «Il lavoro dei Contadini», i prodotti tipici massesi, l’artigianato e il mercatino dei produttori del «buco incavato», oltre allo spettacolo «Sotto il segno di Venere: l’Aždora», con Carla Fabbri dell’«Istituto Friedrich Schürr» e la musica di Vittorio Bonetti. Sempre a Massa Lombarda, e in particolare all’Oratorio di San Paolo, dal 4 al 12 settembre è in programma anche la Festa della Ripresa.
In qualche modo tornerà anche Santalbirra, che però nell’inedita cornice della casa del Diavolo ad Alfonsine, venerdì 27 ha organizzato la cena-spettacolo «Titta per tutti, tutti per Titta», in omaggio al cantante ravennate scomparso l’anno scorso.

SETTEMBRE DA FESTEGGIARE
La prima grande festa di paese a partire nel nono mese dell’anno sarà la tradizionale Festa dell’8 Settembre a Fusignano, in qualche modo già aperta giovedì 2 dalla mostra su Arrigo Sacchi (vedi pagina 24), mentre venerdì 3 al parco Primieri suoneranno i White Flies per la festa della birra. Il 4 è previsto un concerto di Strade Blu, il 5 Patrizia Ceccarelli, il 6 una tavola rotonda sullo sport con ospiti prestigiosi come Julio Velasco, Manuela Di Centa, Stefano Domenicali e Davide Cassani, il 7 la sfilata di moda e l’8 Settembre la band di Claudio Dirani dei Modà, oltre a diverse mostre in centro.
Anche a Villanova di Bagnacavallo tornerà la Sagra delle Erbe Palustri, da giovedì 9 a lunedì 13. In particolare nelle giornate finale ci saranno i tradizionali laboratori di intreccio e degli antichi mestieri, così come la mostra mercato. Fulcro della festa sarà l’Ecomuseo, con alcune mostre allestite e un punto gastronomico.
E’ poi stato ufficializzato da poche settimane il ritorno, a Russi e dopo un anno di fermo, della grande Fira di Sett Dulur, in programma da martedì 14 a lunedì 20. Ci saranno il luna park e gli stand gastronomici ma (salvo sorprese) non ci saranno i fuochi artificiali, ritenuti troppo rischiosi per gli assembramenti. Anche nella frazione di San Pancrazio ci sarà la tradizionale festa di ottobre, mentre è ancora in forse quella di Godo.
La sagra del Ranocchio tonrerà a Conselice dal 17 al 19 settembre mentre annunciata da tempo è la Festa di San Michele a Bagnacavallo, che già si tenne l’anno scorso e che chiuderà la sua trilogia dedicata al viaggio, dal 24 al 29 settembre. Parte in questi giorni alle Cappuccine la mostra di Aligi Sassu (vedi pagina 24) e l’arte sarà come sempre uno dei fili conduttori di una festa che punterà molto anche sugli spettacoli e le osterie.
Anche a Modigliana l’intenzione è quella di riproporre le Feste dell’Ottocento, con i quadri viventi di Silvestro Lega, in particolare nella giornata del 19 settembre, ma è probabile che qualche evento si terrà anche sabato 18. Al momento Comune e ProLoco sono al lavoro per definire i dettagli relativi a controlli del Green Pass e biglietteria.
Confermata anche l’edizione 2021, la 68ª, per la Sagra Provinciale Dell’Uva di Riolo Terme, in programma sabato 18 e domenica 19 settembre. I dettagli ancora mancano ma la festa è già calendarizzata negli appuntamenti ufficiali previsti dal Comune.
E l’intenzione non manca nemmeno al Comune e alla Pro Loco di Casola Valsenio per la Festa dei Frutti Dimenticati, che da tradizioni dovrebbe tenersi nel secondo e terzo fine settimana di ottobre. If e l’amministrazione sono al lavoro, mentre nella serata del 4 settembre, dopo l’inaugurazione della biblioteca restaurata nel centenario di Giuseppe Pittano, Cristiano Cavina mostrerà ai casolani il murale dedicato ai carri in gesso e commissionato dall’associazione Carri in luogo delle Feste di Primavera che non si sono potute tenere causa pandemia.
Per quanto attiene alla Sagra del Vino Tipico Romagnolo di Cotignola, per il momento Comune e ProLoco si stanno confrontando sui dettagli (in particolare legati all’eventualità dello stand gastronomico) ma senz’altro sulla parte culturale dell’evento ci sono progetti concreti in campo, come la mostra su Arialdo Magnani. Per conoscere i dettagli c’è ancora un mese abbondante prima del periodo «naturale» della festa, attesa ai primi di ottobre.
A Lugo si sa già invece che ci sarà la Contesa Estense, dal 2 al 10 ottobre, e in autunno torneranno anche le giornate del Vintage organizzate da A.n.g.e.l.o. insieme al Comune.

APPUNTAMENTO AL 2022
Rimanendo su Lugo, a saltare anche quest’anno sarà invece la grande Fiera Campionaria Biennale della Bassa Romagna. «A differenza del Vintage, dove l’organizzatore è unico insieme al Comune - spiega Luciano Tarozzi, assessore alle attività produttive del Comune di Lugo -, con la fiera campionaria ci rivolgiamo ad attività di tutti i generi, anche medio-piccole, e la pandemia in corso rischia di abbassare l’affluenza che di solito alla Biennale è corposa. Per ogni azienda espositrice si tratta, in sostanza, di fare un investimento, assumendosi un piccolo rischio d’impresa, e la particolare situazione di quest’anno risulterebbe disincentivante per molte aziende».
Puramente organizzative sono invece le ragioni che hanno portato all’annullamento della storica Festa dell’Uva di San Pietro in Vincoli. «Il decreto del 6 agosto richiede attenzioni, impegno e restrizioni tali da non consentire alle forze del nostro gruppo di affrontare l’impresa di una manifestazione come era, è e sarà la Festa dell’Uva» hanno scritto gli organizzatori su Facebook.
E’, infine, pressoché certo (salvo smentite dell’ultima ora, quest’anno più plausibili che mai) che salteranno le feste autunnali dell’area faentina, come il Meeting di fine estate a Basiago, la sagra dei sapori d’autunno a Sarna, la Festa d’autunno a Pieve Cesato, quella di Felisio e la Oktoberfest a Solarolo.
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