Gessi romagnoli, l'assessore regionale Corsini: «Con l'Unesco nuove opportunità, tuteleremo anche gli occupati della cava»
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Assessore Corsini, i Gessi romagnoli sono stati riconosciuti Patrimonio Unesco. Per il marketing territoriale un’ottima notizia. Cosa cambierà?
«E’ una bellissima notizia, un fatto importante per la promozione del territorio, è la consacrazione dell’ambiente naturalistico romagnolo e non solo, ci sarà certamente più visibilità anche a livello internazionale. Quella zona già oggi è frequentata da molti speleologi, in futuro arriverrano anche più turisti, ci sono infatti paesaggi molto particolari e suggestivi. In più è una zona già molto attrazzata, ci sono molti sentieri tracciati e percorribili. Arriveranno risorse economiche per migliorare e tutelare le parti naturalistiche, la Regione è pronta ha sfruttare questa opportunità in più per rafforzare il brand Emilia-Romagna».
Nel parco romagnolo c’è anche la cava di Monte Tondo dove si continua ad estrarre gesso, in cui sono occupati circa un centinaio di addetti della Saint Gobain. Turismo, difesa dell’ambiente e lavoro possono ancora coesistere? Per l’ambasciatore Stellino pare di no…
«Per noi non cambia nulla, salvaguardia del parco e occupazione viaggiano su piani paralleli, ci impegneremo anche con gli altri enti territoriali perché non venga penalizzato nessuno dei due ambiti». (m.p.)
(L'intervista integrale sull'edizione cartacea di Settesere da venerdì 22 in edicola e a casa degli abbonati)