Fusignano, il circolo Arci Brainstorm compie trent'anni, fra cultura e promozione sociale
Asia Bolognesi
Dal Dopoguerra in poi, i circoli nei paesi e nelle città sono passati dall’essere semplici ritrovi comunitari al diventare associazioni culturali-ricreative e di promozione sociale, sostenitrici di diritti civili e valori ben precisi. Le persone che ne fanno parte hanno in genere età e storie differenti, ma negli ultimi tempi sono sempre di più i giovani tra i 20 e i 35 anni che frequentano queste realtà portando avanti progetti, iniziative e campagne in diversi settori, e trattando temi di grande attualità: dall’ambiente all’impegno sociale, dall’arte al servizio civile in un’ottica di socialità e condivisione.
Uno dei circoli Arci più prolifici della Bassa Romagna è senz’altro il Brainstorm di Fusignano, che sviluppa l’idea di cooperazione e collaborazione tra pari e con realtà locali per promuovere la cultura in tutte le sue forme. «Siamo un team transgenerazionale, particolarmente attento alla promozione di eventi di diverso genere che siano in grado di coinvolgere tutti, o per lo meno tante fasce d’età differenti - racconta Nicola Pondi, presidente del Brainstorm -. Siamo aperti a qualsiasi proposta per cercare di creare un network con le realtà circostanti in ambito artistico, cinematografico, gastronomico e in tutto ciò che concerne l’intrattenimento».
Se qualche anno fa il Brainstorm, la cui sede è piazza Corelli 14, si presentava come un circolo particolarmente attento alla scena musicale locale e nazionale, visto anche il successo del Brainstorm Summer Festival del 2021, negli ultimi anni ha cercato aprirsi a diversi rami culturali, facendo sì che sempre più persone apprezzassero il lavoro dei volontari.
«Siamo un circolo Arci – spiega Pondi - e dunque a seconda del gruppo che si forma ciò che si porta avanti è una sensibilità ‘differente’. Abbiamo deciso di ridurre la stagione musicale rispetto a quanto facevamo anni fa per portare avanti più iniziative variegate e coinvolgere un pubblico più eterogeneo. Organizziamo cene benefiche, mostre d’arte e ospitiamo altre associazioni che hanno la necessità di uno spazio o di un aiuto per i loro eventi. Il circolo opera praticamente tutti i giorni, tra corsi di cucito, fotografia e ballo, tutti a cadenza settimanale».
Sicuramente prima del Covid l’allestimento di un qualsiasi tipo di evento era più semplice. Si organizzavano serate più spesso e tra un aperitivo e l’altro si imparava a giocare a chissà quale gioco da tavolo. Il Brainstorm aveva anche ospitato alcune tappe di «InfestArci», festival itinerante tenutosi tra il 2019 e il 2020 e interrotto proprio dalla pandemia. Ora, si cerca di riprenderne le fila.
Ma il punto forte del Brainstorm arriva puntualmente con la festa di Fusignano per eccellenza, l’8 Settembre. Per l’occasione il circolo organizza l’Osteria dei Folli, appuntamento ormai diventato tradizione e molto apprezzato non solo dai fusignanesi. «All’Osteria si è concretizzato un passaggio generazionale - afferma Pondi -, i ragazzi hanno imparato dai veterani come svolgere un lavoro di qualità, hanno studiato un menù ad hoc e riescono a lavorare in armonia per tutta la durata della festa».
Una parola chiave per descrivere il Brainstorm è proprio la «transgenerazionalità» che lo contraddistingue. «Ci sono ragazzi tra i 17 e i 20 anni, diversi trentenni, ma anche settantenni e ottantenni - racconta Pondi -. Il gruppo degli anziani, che non sono tali nello spirito, ci ha dato e ci dà tuttora una grande mano nel capire come muovere i primi passi anche nell’organizzazione degli eventi».
Uno dei valori principali del Brainstorm è proprio il «mettersi a disposizione» di tutti. Un ideale che il circolo ha messo in pratica durante il periodo delicato dell’alluvione. Brainstorm è stato un hub di accoglienza per tuti gli sfollati, non solo i fusignanesi, ma anche per i cittadini dei comuni limitrofi. «Inizialmente abbiamo ospitato una ventina di ragazzi inglesi di Biddulph, paese gemellato con Fusignano, in scambio culturale. Poi con l’alluvione siamo arrivati a una cinquantina di persone. È stata una chiamata spontanea, il circolo era aperto 24 ore su 24 e l’aiuto delle associazioni e dei fusignanesi ha permesso di fare un’accoglienza attenta, soprattutto con alcuni anziani, creando un ambiente di socialità e compagnia» ricorda il presidente del circolo Arci.
«Quest’anno è il nostro trentesimo compleanno e ci stiamo preparando per festeggiare - continua Pondi -. L’idea è stata stala lanciata da Alessandra Saviotti, ex presidente del circolo, che mi ha proposto di raccogliere contributi personali, sotto forma di interviste, da ex membri e soci del circolo, che hanno portato avanti diverse iniziative, ognuno nel loro ambito».
Il risultato? Un libro di duecento pagine che verrà presentato sabato 18 novembre, dalle 18, e che chiude il cerchio di una lunga storia di collaborazioni e sinergie iniziate nel lontano 1993.