Formula 1, Minardi attende il Gp di Imola con fiducia: «Un weekend di rilancio per la nostra regione dopo la desolazione e il disastro di un anno fa»

Luca Alberto Montanari
Il Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna, ma anche della ripartenza. Potesse modificarne il nome, Gian Carlo Minardi non avrebbe alcun dubbio e sceglierebbe proprio questa definizione, a un anno dal rinvio per la drammatica alluvione che allagò anche il circuito di Imola proprio qualche giorno prima delle qualifiche e del tanto atteso Gran Premio a due passi dal Santerno. «Ricordo ancora tutto come se fosse ieri - fa il presidente di Formula Imola - ora vogliamo solo ridare serenità e allegria a una terra che ne ha tanto bisogno. Noi, in questo weekend, possiamo riuscirci».
Minardi, è già passato un anno dall’alluvione e dal rinvio del Gran premio. Se chiude gli occhi e torna indietro di 12 mesi, qual è il primo flash che le viene in mente?
«Mi vengono in mente la desolazione e il disastro di quelle drammatiche giornate, un autodromo completamente allagato e soprattutto la mia Faenza in grande difficoltà, con tantissime persone obbligate ad abbandonare le proprie case. Provare a cancellare quel tipo di devastazione non è stato facile».
Un anno fa voi eravate pronti, poi…?
«Poi, alle 11 della mattina di mercoledì 17 maggio, con il benestare di tutti abbiamo deciso di dire basta e di annullare tutto. Non potevamo assolutamente correre per diversi motivi. La pista era praticabile, ma tutto il resto era inavvicinabile. Sarebbe stato impossibile raggiungere Imola e soprattutto non ci sarebbe stato assolutamente lo spirito giusto. Quella fu una scelta tanto rapida quanto giusta e soprattutto intelligente. Con mille rimpianti e soprattutto con le lacrime, anche a posteriori posso dire di essere stato orgoglioso di quella decisione presa così velocemente».
Che anno avete vissuto dopo il rinvio?
«Un anno di duro lavoro e con un altro grande problema. Lo scorso 3 novembre siamo stati colpiti da un’altra alluvione, con due metri d’acqua sul circuito che hanno distrutto il centro medico per un danno da oltre 1 milione e 600mila euro. Ma ora siamo davvero pronti per un 2024 straordinario. Al di là dello sport, c’è un forte ritorno economico e commerciale soprattutto per questo fine settimane e siamo contenti che possano trarre beneficio dal Gran premio anche attività che un anno fa hanno dovuto chiudere o superare difficoltà dopo l’alluvione».
Quali sono i vostri obiettivi dal punto di vista organizzativo per questo fine settimana?
«Eravamo rimasti a circa 135.000 spettatori, un numero alto che verrà abbondantemente superato. E speriamo, visto che aumentano ancora gli appassionati, di raggiungere un record per Imola. Ma non chiedetemi le cifre, perché non è l’estrazione del lotto. Di sicuro c’è grandissimo fermento e tantissima attesa. Mi auguro ci sia tanta gente e di fare il botto anche venerdì e sabato».
Dal punto di vista sportivo, che Gran premio si aspetta da grande esperto quale è?
«Domenica c’è un Verstappen da battere, ma spero che, dopo l’ultimo Gran premio, ci possa essere maggiore equilibrio. Sia in qualifica che in gara, mi aspetto un bel fine settimana. Abbiamo cordoli nuovi e via di fuga nuove, chi sbaglia non ha più scuse. Ritorniamo ai Gran premi di una volta e per questo sarà tutto ancora più bello. D’altronde Imola non è seconda a nessuno, ha un fascino incredibile, ha la storia dalla sua parte e tutti, nel mondo delle quattro ruote, ce lo riconoscono sempre».
Cosa si aspetta dalla Racing Bulls Faenza?
«La Racing Bulls viene da un ottimo Gran premio a Miami, speriamo si confermino in casa. Avranno più spettatori e più tifosi, quindi saranno ancora più motivati. Sono reduci da una Sprint e da una gara nelle quali hanno strappato punti e a Imola posso ripetersi. L’obiettivo stagionale è il sesto posto nei Costruttori e penso che Faenza possa farcela».
E dalla Ferrari?
«La Ferrari è andata sul podio, può lottare per un grande traguardo. Deve quantomeno mettere sotto pressione la Red Bull. E sotto pressione si può anche sbagliare...».