Formula 1, le carte di Minardi al Mondiale e l'attesa per il Gp di Imola: «Alpha Tauri, l’obiettivo è il 5° posto: garanzia Gasly, Tsunoda più maturo»

Luca Alberto Montanari
Nell’agenda di un indaffaratissimo Gian Carlo Minardi ci sono due date cerchiate in rosso da diverse settimane. La prima è domenica 20 marzo, quando in Bahrain comincerà il Mondiale 2022 di Formula 1. La seconda è domenica 24 aprile, cioè tra poco più di un mese, quando il suddetto Mondiale farà tappa a Imola, nel circuito di cui Minardi è presidente e follemente innamorato fin dai tempi in cui girava il mondo al comando della sua piccola grande scuderia. Ma prima di parlare di Imola e di un Gran Premio molto atteso da migliaia di appassionati, cominciamo dal debutto e dalla presentazione della nuova stagione.
Minardi, la domanda è abbastanza scontata e anche banale. Che Mondiale dobbiamo aspettarci quest’anno?
«Generalmente non è facile rispondere a questa domanda, ma oggi lo è ancora di meno perché tutte le squadre hanno giocato a nascondino nei giorni di prove e non tutte sono riuscite ad esprimere il loro potenziale, ma è normale che sia così. Abbiamo delle auto estremamente diverse da un team all’altro. Alcune hanno soluzioni avveniristiche molto interessanti, tipo Red Bull, Mercedes e Ferrari, con la Rossa che quest’anno ha scelto una strada particolarmente azzardata. Ho seguito queste prove con grande curiosità, ma anche con poche certezze. Ho notato che soffrono ancora il saltellio, derivato dal carico aerodinamico, che dà qualche problema alla guida dei piloti: chi risolverà questo problema più velocemente, partirà meglio. La Ferrari ha cominciato bene, le Mercedes sono più in difficoltà, mentre la mia favorita oggi resta la Red Bull».
Dove possono migliorare le tre favorite?
«La Mercedes deve superare questo problema e anche quello relativo al surriscaldamento della vettura, in modo da allinearsi in griglia alla Red Bull. Se ci riesce, sarà poi molto difficile copiare per gli altri. Oggi è ancora presto per definire una griglia attendibile, ma di sicuro l’affidabilità sarà la chiave, perché solo l’affidabilità ti permette poi di lavorare sullo sviluppo dell’auto. E sull’affidabilità la Ferrari è davanti a tutti, quindi possiamo essere ottimisti. Diciamo che deve rincorrere, ma con meno fiatone del passato».
In questo scenario, dove collochiamo l’Alpha Tauri di Faenza?
«L’Alpha Tauri ha fatto molto bene, davvero un grande lavoro, con il 6° tempo assoluto fatto registrare con gomme morbide. Hanno percorso parecchi chilometri, sono stati sempre presenti in pista e hanno raccolto tanti dati. Penso che Alpha Tauri possa aspirare al ruolo di leader tra le seconde squadre: era l’obiettivo del 2021, ma poi è sfumato nel finale con il 6° posto nei costruttori. Penso che avrebbero meritato di chiudere al 5° posto e che potranno riuscirci nel 2022. Tanto per fare un esempio, ho visto un Gasly sempre tra i migliori. Pierre è una garanzia per la scuderia di Faenza, ormai è arrivato al livello dei più forti».
E Tsunoda dove può arrivare dopo il primo anno da debuttante?
«Tsunoda ci ha già fatto vedere qualcosa di meglio, rispetto all’anno scorso. E’ sempre stato dentro o vicino alla top ten, evidentemente l’inverno lo ha fatto maturare, ma è giusto che sia così dopo un anno da debuttante. Ha cambiato modo e stile di vita, vive sempre a Faenza e naturalmente sta maturando. Dai primi test è uno di quelli che ha fatto un bel salto di qualità, ora dovremo quantificare questo miglioramento».
Da presidente di Formula Imola, come procede la marcia di avvicinamento al Gp del 24 aprile?
«La macchina organizzativa è in moto e a pieno ritmo, ci sono tanti nodi da sciogliere, a cominciare dal pubblico. Confidiamo in un “liberi tutti” dal 31 marzo, perché il nostro sogno è riempire l’autodromo. Vengo da una riunione in settimana nella quale si è deciso di preparare e allestire nuove tribune smontabili, per garantire altri posti. Siamo partiti con il 75 per cento delle attuali tribune e i biglietti sono andati velocemente sold out perché c’è grande entusiasmo. Avere tanto pubblico sarebbe fondamentale per noi e per chi ci permette di disputare il secondo Gp in una nazione, l’Italia, che ha già Monza. Per me Imola ha il circuito più bello del mondo, non avremo le capienze di un altro tempio come Silverstone, ma confidiamo nel cento per cento della capienza e quindi di aprire anche la vendita dei prati da aprile».