Formula 1, Gp di Imola Story: tutti i più grandi hanno vinto sul circuito del Santerno
![formula-1-gp-di-imola-story-tutti-i-pi-grandi-hanno-vinto-sul-circuito-del-santerno](/inc/scripts/crop.php?img=https://backoffice3.titanka.com/verticalizzazioni/4897/254/upload/1603896423_ss42circuito.jpg&w=420&h=248)
Tomaso Palli
Era il 23 aprile del 2006. Di lì a poco, la prima nomina a Presidente della Repubblica di Giorgio Napolitano. Mentre, il 9 luglio successivo, la Nazionale di calcio guidata da Marcello Lippi avrebbe vinto il quarto Mondiale della sua storia. Sono passati 14 anni da quella volta, «the last dance» dell’autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola in Formula 1. Michael Schumacher, dopo la pole del sabato, vinse su Fernando Alonso che, a fine anno, si sarebbe laureato campione del mondo proprio davanti al ferrarista ritiratosi, per la prima volta, al termine di quella stessa stagione. Solo una cosa, dopo quasi ben tre lustri, non è cambiata: lo schieramento di F1 vede e vedrà ancora al via il finlandese Kimi Raikkonen, oggi sull’italiana Alfa Romeo, al tempo in McLaren-Mercedes prima di passare in Ferrari conquistando l’ultimo titolo iridato per la casa di Maranello nel 2007. Visti i recenti record, è giusto anche ricordare che un Lewis Hamilton 21enne e già collaudatore McLaren dominava il Mondiale GP2 con già in tasca un contratto, firmato solo a novembre, per la successiva stagione di F1 con la scuderia britannica.
DEBUTTO, DRAMMA E ADDIO
Inaugurato nel 1953 ed entrato nel circus come Gran Premio d’Italia nel 1980 (si corse anche un anno prima una prova generale, non valida per il campionato, vinta da Niki Lauda), Imola divenne subito Gp di San Marino fino al doloroso addio nel 2006. Nelson Piquet, Alain Prost, Riccardo Patrese, David Coulthard, Damon Hill, entrambi i fratelli Schumacher e Fernando Alonso sono solo alcuni passati alla storia per aver conquistato la vittoria sul circuito romagnolo. Opportunamente non citato, anche Ayrton Senna suo malgrado protagonista, insieme al collega Roland Ratzenberger, di uno dei weekend più drammatici della storia dello sport. La morte dei due piloti e gli innumerevoli feriti nell’intero fine-settimana portarono ad una immediata prima modifica del tracciato per renderlo più sicuro nei punti dei tragici incidenti: il Tamburello - dove trovò la morte il brasiliano - da curva percorsa in pieno divenne variante così come, tra quest’ultima e la successiva curva Tosa - dove perse il controllo il pilota austriaco - venne inserita una chicane intitolata poi a Villeneuve.
IMOLA IS BACK
Saranno trascorsi 5.306 giorni dall’ultima volta a Imola per una vettura di F1. Il circuito è cambiato, non poco, in seguito soprattutto ad ingenti lavori di riqualificazione e ammodernamento - da novembre 2006 a settembre 2007 - del paddock che hanno influenzato il layout dalla pista. Ora il rettilineo è più lungo, privo della storica Variante Bassa che ancora viene utilizzata dalle moto: in poche parole, dalla Rivazza alla Variante del Tamburello, è vietato frenare. Imola è pronta e si prepara ad accoglie nuovamente Sua Maestà, la Formula 1.