Formula 1, è Gasly lo sportivo dell'anno nel sondaggio di "setteserequi"

Tomaso Palli
Francese di Rouen, ma milanese di adozione da oramai un anno lì dove si è trasferito forse per essere più vicino a Faenza, città sede di Alpha Tauri, «nipote» della storica Minardi e «figlia» della più recente Toro Rosso. Pierre Gasly, sportivo dell’anno setteserequi è riuscito lì dove solo Sebastian Vettel - poi quattro volte campione del mondo - riuscì: vincere un Gran Premio con la scuderia di Faenza. Da Monza 2008 a Monza 2020, 4.357 giorni dopo.
 
LA RIVINCITA
Nella vittoria di Monza c’è tutto quello che è stato il percorso di esistenza professionale di Pierre Gasly. Forse non dall’inizio, certamente quello recente in Formula 1. La Q3 raggiunta in qualifica e il 10° posto in griglia per dire che lui, in gara, ci voleva essere anche se forse un po’ da lontano. Il karma è da ricercare in una partenza segnata dal contatto con quell’Albon (poi 15° al traguardo) che nel 2019, a stagione in corso, gli strappò via il sogno del volante Red Bull sudato, conquistato e infine rovinosamente perso. Poi tenacia e classe, quella che non è mai mancata a Pierre anche se forse non ai livelli di Lecrerc o Sua Maestà Hamilton. E infine la fortuna giunta in soccorso all’audace Gasly per schivare quelle avversità nelle quali alcuni suoi colleghi, a Monza, sono caduti. Il ritiro di Verstappen rientra nel capitolo destino, quello che prima o poi, in un modo non sempre chiaro, restituisce qualcosa, non per forza tutto. Ecco, il destino, quando il campione olandese, da compagno di squadra, un anno prima, prese Gasly a schiaffi per dodici gare «riconsegnando» il francese alla Toro Rosso. A Monza questa volta la sorte gira e la vettura del capopopolo orange, al giro 30, è costretta al ritiro lasciando strada libera all’Alpha Tauri di un Gasly abile poi nel gestire gomme, pressione e vantaggio: una lunga e interminabile passerella verso la prima e insperata vittoria in Formula 1.

COSTRUTTORI
«Anche se per alcuni ci sono stati momenti difficili, per me sarà un anno storico e non dimenticherò le emozioni provate a Monza in quella che è stata la stagione migliore per questa squadra». Un Pierre Gasly lucido a cui va il grande merito per il primato, in termini di punti, della scuderia: il francese ne ha ottenuti 75 tra vittoria e ottimi piazzamenti dominando la rivalità con il russo Daniil Kvyat, 32 punti e un podio sfiorato col quarto posto a Imola. Alla povera seconda guida, Pierre non ha lasciato nemmeno la sezione DNF (ritirato) lì dove solitamente sarebbe meglio fare meno del proprio rivale. L’Alpha Tauri ha chiuso settima nel mondiale costruttori con un montepremi di 23,5 milioni, davanti ad Alfa Romeo, Haas e Williams. 

FUTURO
Nel 2021, il 24enne sarà ancora prima guida di Alpha Tauri sperando che la macchina continui il percorso di crescita iniziato. La squadra, salutato Kvyat, ha già accolto il giovanissimo giapponese Yuki Tsunoda il cui destino sembra essere già in Red Bull ma, come tutti i giovani promettenti della casa austriaca, meglio fare prima un pit-stop a Faenza. Civico 229 di via Boaria.