Si svolgerà dal 23 al 30 settembre l’edizione 2018, la nona, della Settimana del Buon Vivere. Così come lo scorso anno fu “personae” la parola chiave che ha disegnato l’architettura del programma, quest’anno sarà “luoghi”.
“Arrivati alla nona edizione – dichiara Monica Fantini, ideatrice dell’iniziativa – la più grande soddisfazione è stata quella, anno dopo anno, di allargare l’abbraccio della partecipazione nei confronti di un evento che proprio sulla coesione ha puntato. Quella relazione che può modificare il volto delle Comunità e che oggi connota un territorio come la Terra del Buon Vivere. Il buon vivere, quindi, è diventato un luogo”.
Durante l’incontro è stata svelata anche la macro-struttura del programma che si divide in tre parti: una dedicata all’economia del Buon Vivere, un confronto sul come essere protagonisti della next economy, un’altra dedicata ai temi del saper stare in relazione come cultura sostenibile, infine, quella intitolata #TipiStereo pensata con i giovani sui giovani e aperta a tutti. L’integrazione delle tre pari è l’anima dei luoghi del buon vivere.
Durante la serata Vincenzo Di Petta ha mostrato i risultati della Vodafone data analytics cha hanno rilevato come nell’edizione 2017 le presenze si siano attestate a 110.000. Per quanto riguarda la provenienza dei partecipanti, i dati dimostrano che l’evento ha ormai assunto un carattere nazionale. In particolare, le città fuori regione più presenti sono state: Roma, Milano e Firenze.
Il prossimo appuntamento, per enti e associazioni che intendono proporre eventi da inserire nel programma della Settimana del Buon Vivere 2018, sarà il 13 aprile (ora e luogo sono ancora in via di definizione).