Forese, la viabilità crea disagi e mancano i medici di base

Nel forese ravennate ci sono alcune questioni che si trascinano tra covid, problemi burocratici e altro da parecchio tempo. Abbiamo fatto il punto della situazione con chi segue da vicino il territorio come i comitati cittadini. Al primo posto tra le criticità ci sono certamente i problemi di viabilità e per motivi diversi: il ponte di Grattacoppa, chiuso ormai dall’8 marzo 2021 e verosimilmente attivo di nuovo dalla Pasqua 2023 che sta creando non pochi disagi ai residenti e la rotonda di Osteria diventata tristemente famosa per il numero di incidenti. Anche la sanità preoccupa non poco, in primis la carenza di medici. 

Porto Fuori non basta un medico di base
A seguito della recente chiusura di due ambulatori di medici di base su tre a Porto Fuori, alcune cittadine si sono rivolte all’Associazione 8 Marzo e al Comitato cittadino per sollecitare un interessamento dell’Amministrazione. In primavera è iniziata la raccolta fi rme per la petizione presentata al Comune di recente per manifestare il disagio della comunità rispetto alla carenza di ambulatori di medici di base. Il tema della carenza di medici e, più in generale di medici di base riguarda anche altre località: a Barbiano, ad esempio, due medici sospenderanno la loro attività ambulatoriale dal prossimo 1 novembre e i pazienti dovranno spostarsi su Cotignola. Del caso di Porto Fuori si è interessata anche Ravenna Coraggiosa che ha sottolineato come la chiusura di due ambulatori crei non pochi problemi soprattutto alle persone più anziane e con difficoltà di spostamento, situazione aggravata dalla pandemia.

Benzoni (Comitato cittadino Grattacoppa): "Vogliamo risposte certe per il ponte"
Enrico Benzoni, presidente del comitato cittadino Grattacoppa, Savarna e Conventello spera presto «in un incontro diretto con assessore e sindaco di Ravenna, perché vogliamo la verità pura e semplice sul ponte di Grattacoppa. Io credo che ci sia una problema grave di poca comunicazione con l’Amministrazione ed una strumentalizzazione di ciò che viene detto da parte dell’opposizione politica. Ci sono state diverse lacune informative, ma ci sono anche tanti pregiudizi: questa vicenda sta diventando un teatrino politico. Chiaramente il ponte per il nostro territorio è un vero e proprio problema e dobbiamo poterlo riutilizzare il prima possibile. Vorremmo che il sindaco e l’assessore venissero in paese, ci chiarissero tutti i dubbi, tutti i passaggi e dessero informazioni a tutti i presenti, senza fraintendimenti. Vorremmo avere delle notizie certe sugli investimenti fatti e da fare, capire la cronostoria, il perché dei problemi che si sono verifi cati e che hanno portato a questo ritardo. Adesso, per esempio, l’azienda che ha in appalto i lavori parla di fi nire il ponte entro 150 giorni che per il Comune diventano 75, ma a partire da quando? E quale di questi numeri è giusto? Chi abita qui apprende molte notizie direttamente dai giornali e non ha modo di controbattere. Il problema del ponte sta assorbendo tutte le energie del nostro Comitato mentre ci sarebbero altri problemi da risolvere, per esempio quello della tensostruttura e della rotonda. Per questo stiamo lavorando con il consiglio territoriale e l’assessore Del Conte e vorremmo dare risposte precise ai nostri concittadini. La chiusura del ponte che risale a marzo del 2021 ha creato, grossi disagi in particolare a chi lavora a Ravenna che allunga il proprio percorso dai 20 ai 30 minuti in più e a chi ha attività su quella strada. Speriamo ancora nei ristori, ma pensiamo anche che visto che a Savarna non ci sono nè un parco giochi per bambini nè un parcheggio per il campo sportivo dove verrà posizionata la tensostruttura (già approvata per il 2023) l’Amministrazione potrebbe venirci incontro per realizzare questi progetti.

Bazzotti (comitato cittadino Campiano): "A Osteria urge una rotonda"
Bruno Bazzocchi del comitato cittadino di Campiano ha fatto il punto sulle iniziative in corso: «stiamo lavorando ancora alla raccolta di fi rme e questo fi ne settimana faremo il giro dei luoghi dove abbiamo lasciato i fogli per poi fare un resoconto. A Osteria è stato messo un velox, ma non serve a molto: infatti è stato posizionato all’ingresso del paese, quindi le macchine rallentano e poi aumentano nuovamente la velocità. Gli incidenti avvengono sempre nello stesso punto perché non si rispetta lo stop, se ci fosse la rotonda sarebbe risolto il problema». E questa criticità viene segnalata ormai da 15 anni. «Due anni fa erano stati messi a disposizione dalle amministrazioni 200mila euro e speravamo che il paese potesse avere fi nalmente la tanto agognata rotonda, ma non se ne è fatto più nulla. Pochi giorni fa c’è stato un altro incidente tra le provinciali via Dismano e via Lunga: un’auto ha abbattuto il palo della luce e per poco non è fi nita dentro al bar sfondando l’ingresso. Se una persona attraversa all’improvviso ci scappa di certo il morto». (e.n)