Feste «in streaming» e ristorazione «sul palco»

Romagna | 12 Giugno 2020 Cultura
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Federico Savini
«Chi ha un’attività che va avanti tutto l’anno può pensare di fare per un po’ anche eventi in perdita, per portare avanti il lavoro e mantenere i clienti, sperando nel fatto che poi il ritorno alla normalità porterà anche guadagni. Un evento a cadenza annuale, invece, in termini di sostenibilità ha tutt’altre logiche, senza contare il tempo che serve per organizzarlo». In sintesi è questa l’opinione di chi organizza feste e sagre sul nostro territorio e si trova a dover gestire una situazione in continuo, e un po’ isterico divenire.
Giusto un paio di settimane fa, registravamo il fatto che la totalità degli operatori culturali del nostro territorio non davano reale peso alla data del 15 giugno, indicata dal Governo per la ripartenza del pubblico spettacolo, perché nel clima di totale incertezza delle settimane precedenti ogni evento era saltato e riorganizzalo richiede tempo (non più disponibile, per chi aveva in mente eventi estivi) e un quadro normativo stabile. L’affievolimento del contagio nelle ultime settimane ha però portato, forse un po’ frettolosamente, tante persone a ritenere definitivamente mutato il contesto, e con l’arrivo dell’estate e le attività commerciali continuative della bella stagione, ecco che il 15 giugno diventa una data che in molti cominciano a prendere sul serio. Con qualche problema, ovviamente, e cioè che il codice Ateco che disciplina il pubblico spettacolo, con relativo protocollo di sicurezza, vale tanto per le grandi arene quanto per i piccoli locali e stabilimenti balneari, e in questo momento la fotografia del nostro territorio è quella di uno scenario dalle tendenze contrapposte, in attesa che per esempio si sciolgano i dubbi sulle grandi sagre che tradizionalmente accolgono l’autunno: a Bagnacavallo è stato dichiarato che San Michele in qualche modo «ci sarà». Della Fira di Russi e del Vino Tipico di Cotignola per ora si vocifera e basta. Il Festival della Romagna di Cervia verrà probabilmente solo slittato. Ci vivrà, insomma, vedrà. E magari cenerà anche.
 
PORTOFRANKO ON DEMAND
«Abbiamo a lungo navigato a vista e alla fine abbiamo optato per la soluzione dell’evento in streaming». Lara Lombardi parla a nome dell’associazione che da 21 anni, in questo periodo, organizzava la festa Portofranko sul prato della Filippina di Castel Bolognese, nota per la riuscita commistione di evento gastronomico e artistico nella stessa percentuale.
«Da metà giugno sposteremo l’evento al 20 del mese - spiega Lara -, la ripartenza al 15 giugno non ce l’aspettavamo ma con questi tempi sarebbe impossibile organizzare un Portofranko “normale”. In pratica, abbiamo collaborato col birrificio Valsenio per realizzare una birra ufficiale di Portofranko, che venderemo e consegneremo proprio il 20 giugno. L’evento sarà di una sola giornata, dalle 18 alle 22. Avevamo pensato a tre serate ma, considerando la quarantena alle spalle, abbiamo creduto che nessuno, per quanto ci voglia bene, sarebbe rimasto con noi davanti al computer per altri tre giorni. Quindi noi organizzatori il 20 saremo in uno spazio attrezzato nel quale faremo suonare alcune band e le trasmetteremo in streaming, con l’ausilio di dj Luigi Bertaccini. Chi vorrà festeggiare con noi, potrà ordinare la birra di Portofranko e vedersela consegnare a casa, con il logo del fusto di birra che colpisce il Coronavirus. Nel volantino digitale di quest’anno abbiamo re-inserito tutti i nostri sponsor storici, per dargli visibilità e aiutarli nella ripresa. Tutto vogliamo fuorché essere concorrenziali agli esercenti. Chiaramente la vendita delle birre non avrà introiti paragonabili agli anni scorsi ma pagheremo le band che suoneranno. Spiace non poter portare avanti le iniziative umanitarie che sosteniamo da anni, dagli Amici del Mondo coi loro pozzi africani fino alle associazioni che operano a sostegno della disabilità, dell’autismo e del Parkinson».
 
POPOLI POP ON-LINE
«E’ arrivato il giorno del doloroso annuncio: la XII edizione del Popoli Pop Cult Festival a fine giugno è ufficialmente cancellata. Il mondo in un paese si riunisce intorno a voi e invia la nostra massima espressione di umanità per tutti i popoli. Ma per sentirvi vicino, abbiamo deciso di realizzare una serata in streaming». Era il 29 aprile, ma a giudicare dalle spiagge piene, sembra passata un’era geologica. Non di meno, tempistiche, logistica e semplice serietà e ottemperanza alle norme vigenti - che, lo ricordiamo, non hanno affatto dichiarato esaurita l’emergenza sanitaria, anzi la bella stagione aumenterà movimenti e rischi - porteranno in rete la nuova edizione della bella e partecipatissima festa del Popoli di Bagnara.
«Sarà un’edizione on-line - conferma il sindaco Riccardo Francone -. Si terrà il 28 giugno con gli organizzatori in Rocca, ben distanziati, a coordinare un evento su Facebook, in collaborazione con Radio Sonora, che prevede dirette e video di esibizioni di artisti che abbiamo avuto negli anni passati: musicisti, danzatori ma anche animatori degli stand gastronomici che a Bagnara conosciamo bene. L’obiettivo dell’evento, che poi avrà seguiti sempre su Facebook, è proprio quello di raccogliere fondi per gli artisti che affronteranno ancora a lungo un periodo durissimo. Va a loro il nostro pensiero. Sicuramente il clima sta cambiando, ma fare spettacoli dal vivo comporta ancora molte difficoltà. E poi occorrono mesi per organizzare un evento del genere e a un certo punto si deve decidere se farlo oppure no. Quando l’abbiamo fatto non c’erano i presupposti e la stessa partecipazione dall’estero rimane in dubbio. Al dato prioritario della sicurezza ne aggiungo poi uno che, per il Popolo Pop, non è meno determinante - conclude Francone -: il significato della nostra festa, che lancia un messaggio di mescolanza tra i popoli. Con il distanziamento avrebbe proprio tradito i presupposti dell’evento».
 
ALFONSINE EFFIMERA
Sarà in piedi anche il Labirinto Effimero di Alfonsine, che inaugura sabato 13 giugno alle 16 in via Roma 111, avrò un sentiero allargato a due metri e sarà addirittura doppio, con un «Labirinto Sospeso» di 2,5 km aggiunto, tra canne di bambù sospese e altro materiale di recupero in una vera operazione di Land Art. Ovviamente il labirinto andrà percorso con la mascherina, ma si è ritenuto che la naturale propensione del luogo porti a un sostanziale distanziamento tra le persone. Che, per una volta, farà parte dell’attrattiva. Attrezzate e distanziale anche le aree per i pic-nic. Consigliata la prenotazione.
 
ORIOLO SU PRENOTAZIONE
Due eventi, ossia «Trat-Tour Oriolo in vigna» e «Di Torre in Torre 2020» sono già calendarizzati (rispettivamente il 13-14 e il 20 giugno) e i tradizionali mercoledì nella prima collina faentina alla Torre di Oriolo sono in procinto di partire. Lo fanno sapere gli organizzatori di «Oriolo di sera», che andrà avanti - salvo imprevisti - fino al 26 agosto. «Alle serate dei mercoledì si parteciperà su prenotazione obbligatoria - fanno sapere gli organizzatori -, con i distanziamenti e le precauzioni necessarie. Per quanto riguarda la musica, stiamo approfondendo i protocolli necessari, che si aggiungono a quelli per la ristorazione. Il Trat-Tour di questo week-end è di fatto una scarpinata nei campi, mentre pranzo e cena saranno su prenotazione, così come “Di Torre in Torre”».
 
MONTE BRULLO ON THE ROCKS
«Cari amici, abbiamo la data ufficiale. Riprendono i concerti estivi presso Montebrullo e la prima grande data vedrà sul palco il Gallo Team, il 17 giugno, con Claudio Golinelli, bassista di Vasco Rossi». L’annuncio su Facebook dei giorni scorsi proietta direttamente il ristorante Montebrullo, gestito dal notissimo Scambio sui colli faentini, tra i primi locali italiani a riprendere lo spettacolo dal vivo, sull’onda di altri eventi che prevedono la musica dal vivo inserita in contesto ristorativo (si è saputo anche dei Moka Club alle Cupole di Castel Bolognese, del Trio Italiano a Cassanigo e dei The Closer sabato 13 a Il Vecchio e il Mare a Marina Romea). A Montebrullo il piano-bar è già ripartito ed è un genere di intrattenimento più compatibile con il distanziamento rispetto ai concerti. «I nostri camerieri hanno i dpi e le prenotazioni sono incoraggiate - fa sapere Scambio -. Gli spazi di Montebrullo sono molto ampi e si prestano a ripartire in questo contesto (per un paio di stagioni Scambio aveva trasferito ristorante e concerti delle “vecchie glorie” nell’area esterna dell’hotel Cavallino, dove però è più difficile mantenere distanziati gli avventori, rispetto a Montebrullo, nda). Il pianobar è partito e avremo un artista diverso ogni sabato - aggiunge Scambio -. I protocolli per i concerti li studieremo nei prossimi giorni ma pensiamo di riuscire a far suonare il Gallo e i suoi in sicurezza».
 
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