Falcini (coord. attività di screening e Registro tumori Romagna): «Siamo un’isola felice»
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«Siamo un’isola felice e non ce ne rendiamo conto». A parlare è Fabio Falcini, coordinatore dell’attività di screening e Registro tumori della Romagna, che racconta come, in pochi mesi, il sistema sia riuscito a rientrare degli screening sospesi.«Nel 2020, in piena pandemia, per due mesi abbiamo assistito al blocco dell’invio di lettere che invitavano i cittadini a sottoporsi allo screening. Non solo: il Ministero e la Regione annullarono gli inviti già inviati. Nel giro di poco, però, ricominciammo con tutte le misure del caso ed entro lo stesso anno, in qualche sede si andò non oltre i primi mesi del 2021, siamo tornati in pari con tutte le attività di screening». Così come Altini, anche Falcini sottolinea che «le chirurgie, in Romagna, hanno continuato ad operare i tumori e durante il primo lockdown sono stati bloccati solo gli interventi non urgenti». Un’attività frenata solo dai timori degli utenti, che nonostante la comparsa di sintomi hanno evitato di recarsi in ospedale. «Di sicuro, ma questo lo vedremo più avanti, quando valuteremo i dati legati alla sopravvivenza, può essere che alcune persone che avevano qualche piccolo sintomo non si siano fatte vedere per via della paura di recarsi in ospedale. Quando, però, nel 2021 si è tornati ad avere un afflusso normale, ci si è trovati di fronte a tumori un po’ più grandi, come quelli al pancreas e allo stomaco. Ho detto che la Romagna è un’isola felice perchè quando facciamo il coordinamento regionale delle attività di screening e Breast Unit i colleghi di Piacenza e Parma hanno ancora gli occhi lucidi per quanto vissuto nel 2020». Unico neo, secondo Falcini, la lieve diminuzione, da parte della popolazione, all’adesione agli screening «ma su questo lavoreremo. In generale, siamo passati da un 78% ad un 75%, ma quello che ne ha risentito di più è quello del colon retto, passato dal 50% al 45%. Ora l’obiettivo è lavorare per far capire ai romagnoli l’importanza di aderire a queste campagne». (fe.fe.)