Riccardo Isola - Gli acquisti per i regali di Natale sono iniziati già da qualche tempo. In alcuni casi i commercianti del centro storico e non solo, confermano come quest’anno, per tutta una serie di motivi, sono iniziati prima rispetto agli anni passati. Covid, incertezza sull’evoluzione pandemica, timori legati al «caro bollette», portafogli comunque più leggeri, hanno portati i faentini ad anticipare, anche a novembre, la decisione di acquistare regali e pensieri da mettere sotto l’albero in questo particolare 2021. Da un primo bilancio, di fatto manca solo un week-end per trovare l’idea giusta da acquistare, visto che il Natale, quest’anno, cade di sabato. Non si può ancora parlare di bilancio ma prime considerazioni sulla fotografia di come stia andando lo shopping delle feste, quello si può fare.
«E’ ancora difficile poter dire oggi che Natale sarà - spiega la referente di Confesercenti, Chiara Venturi - ma quello che possiamo affermare è che dovremmo essere in linea con gli ultimi anni. Dal nostro osservatorio la situazione non è però omogenea. Tra gli ambiti che soffrono forse di più ci sono quelli dell’oggettistica da casa, poi abbigliamento e calzaturiero. Molto meglio stanno andando le vendite sull’elettronico e la telefonia oltre che, ovviamente, quello dell’alimentare». A tenere tirato il freno a mano «c’è sicuramente l’incertezza generale sulla pandemia, che di conseguenza si riversa anche sui ristoranti con alcune disdette per pranzi natalizi e cenoni dell’ultimo dell’anno, c’è la questione del costo delle materie prime in aumento, già dal prossimo anno si vedranno rincari anche consistenti sui prodotti e nei pubblici esercizi, oltre che c’è una propensione al consumo ridotta visto anche la questione salari, inflazione e caro bollette. Siamo preoccupati - conclude Venturi - speriamo che il trend prosegue per chiudere queste festività per lo meno con un bilancio uguale o in piccola crescita per i nostri associati».
Chi invece si dice «soddisfatta per come stanno andando per ora le vendite» è Sabina Chiarini. La titolare di un negozio di intimo in vicolo Tassi e ideatrice del gruppo Facebook «I love shopping» che raggruppa centinaia di commercianti con circa 75.000 persone mensili che lo frequentano per avere info su negozi, merce e offerte, conferma come «quest’anno non possiamo lamentarci. Sicuramente - aggiunge - abbiamo notato un cambiamento negli acquisti. Si punta più sui regali che servono, utili e non superflui. Soprattutto - prosegue - abbiamo notato rispetto agli anni precedente, non il 2020 visto che eravamo in lockdown praticamente, come i faentini abbiamo iniziato già a novembre a pensare e fare acquisti».
Positivo ma prudenziale è il giudizio del presidente di Ascom-Confcommercio, Paolo Caroli. «Per ora i nostri associati non si lamentano. Stanno andando abbastanza bene - spiega - l’ambito della telefonia e dell’elettronica ma stiamo notando importanti interessi anche per i libri. Sicuramente la questione continuamente incerta sull’evoluzione pandemica non induce certo le persone a rinnovare i propri guardaroba, per cui il settore ne risente un po’ più degli altri. Molto molto bene - precisa - è invece il settore alimentare». Quello che si nota è comunque «una voglia di ripartire. C’è - spiega Caroli - un trend di interesse crescente verso un regalo che sappia soddisfare la voglia di stare insieme, di vivere in compagnia senza però esagerare con la spesa. I timori per un potere d’acquisto delle famiglie che non è certo cresciuto non aiuta a fare in modo che questo Natale potrà dirsi entusiasmante».
Sul versante viaggi la situazione non è certo positiva. «Avevano ripreso un mesetto fa - conviene Giorgio Erbacci dell’omonima agenzia - poi adesso registriamo un brusco stop. Anzi - aggiunge - abbiamo anche diverse disdette di viaggi già prenotati. Si tratta per lo più di destinazioni nazionali, come montagna, isole o mercatini natalizi. Così come le gite organizzate da noi che di fatto sono ferme. La cautela e la precauzione stanno portando le persone però a tornare sui loro passi. Sull’internazionale ed estero siamo invece completamente fermi. Ancora troppa la preoccupazione della suituazione pandemica in atto non porta la gente a scegliere di partire. L’unica nota positiva - conclude Erbacci - riguarda i viaggi di nozze. Questi, seppur tutti realizzati nel 2022 per ora non vengono disdetti. Speriamo rimanga così».
La ceramica manfreda interessa sempre di più, anche quella tradizionale
Le vendite prenatalizie per la ceramica faentina stanno andando relativamente bene. Di fatto, spiegano dallo «Spazio Ceramica Faenza» allestito e aperto dal 18 ottobre scorso nei locali in via Pistocchi 16, «siamo di poco sotto le vendite dello scorso anno ma dobbiamo sottolineare - spiega Paola Casta - che le modalità e la tipologia del negozio è cambiata rispetto al format degli scorsi anni. Senza contare che mancano ancora i due week-end clou, quelli a ridosso del 25 dicembre. Questo non è più un temporary ma una vetrina sempre aperta, e quindi la propensione all’acquisto abbiamo visto che è cambiata. Questo - aggiunge - cambia un po’ le cose perché la gente può non necessariamente concentrare le vendite nel solo mese di Natale ma anche nei mesi precedenti, e non a caso - conferma- sia ottobre che novembre sono andati molto bene». La vetrina ceramica, che ospita i lavori e le creazioni di una trentina di ceramisti, anche nelle prime settimane di questo ultimo mese dell’anno ha venduto. «Le persone comprano dagli orecchini fino ad arrivare alle sculture con un range di prezzo vario. interessante è la vendita, per i regali, di pezzi tradizionali per regali fuori che vanno fuori da Faenza. C’è - conferma Casta - comunque un trend regalistico in questo periodo che ci fa ben guardare al bilancio finale delle feste». «Spazio Ceramica Faenza» è aperto dal martedì alla domenica (dalle 9.30 alle 13 e dalle 15 alle 19.30; chiuso il lunedì). Il progetto è promosso e organizzato dal Comune di Faenza in collaborazione con Ente Ceramica Faenza e Faenza C’entro, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna. Per informazioni: info@enteceramica.it oppure 340/8643613.
Un Temporary shop con il Persolino e Cefal
L’amministrazione comunale ha sottoscritto una convenzione con l’Istituto professionale per l’agricoltura Persolino e la Cefal per l’uso dei locali di via Pistocchi 10, di proprietà del Comune di Faenza. Per il periodo delle festività, la via dello shopping, si arricchisce di un nuovo arrivo. Un punto dove proporre i prodotti del territorio che vengono realizzati dall’azienda agricola: vini, distillati, liquori, articoli per la bellezza ma anche ceramiche. All’iniziativa aderisce anche il Cefal, realtà di formazione e introduzione nel mondo del lavoro, che oltre ad assicurare una presenza costante nel punto vendita con alcuni suoi corsisti si è occupata dell’allestimento. Il Temporary, inaugurato nella serata dell’8 dicembre, alla presenza del sindaco Massimo Isola, dell’assessora alla Scuola, Martina Laghi, del presidente del consiglio comunale, Niccolò Bosì, la consigliera regionale Manuela Rontini e del dirigente Daniele Gringeri, resterà aperto fino all11 gennaio.