Faenza, velox sulla Circonvallazione, l'assessore Bosi: «Installati per ragioni di sicurezza»

Riccardo Isola - L’installazione dei due autovelox fissi lungo la circonvallazione faentina, in attività da metà settembre, ha destato non poche critiche e polemiche politiche e non solo in città. Soprattutto per la mole di verbali elevati che nei primi quattordici giorni di attivazione sono arrivati a quota 3.600 con oltre mezzo milione di euro di sanzioni. «A distanza di un’altra settimana le contravvenzioni rilevate dagli strumenti– spiega l’assessore alla sicurezza Massimo Bosi – al giorno si stanno attestando a circa 200, nei primi giorni erano quasi 300. Questo dimostra come quel tratto di strada porti oggettivamente i veicoli a passare con una velocità. Ricordiamo – aggiunge – come negli ultimi quattro anni in questa strada abbiamo registrato almeno 25 incidenti di cui 3 mortali, 25 feriti gravi e alcuni feriti lievi. Il problema di sicurezza era ed è palese e lo abbiamo evidenziato alla Prefettura che dopo una serie di analisi e di dati ha approvato l’intallazione dei dispositivi fissi di rilevazione della velocità».

STUDIO PRELIMINARE
Per arrivare al via libera della messa a dimora dei due autovelox, che sono costati tra acquisto e installazione circa 150mila euro al comune, sono stati realizzati una serie di interventi di monitoraggio e censimento del traffico. «A metà dicembre 2020 – spiega l’assessore – su quel tratto di strada, in entrambi i sensi di percorrenza abbiamo realizzato uno studio del traffico. Da qui è emerso come su 100 mezzi in transito 85 tenevano una media di 105 Km/h, dove il limite è dei 70 Km/h. In alcuni casi, per fortuna sporadici, si è arrivati a registrare anche velocità di transito di 186 Km/h e 160 Km/h, in quest’ultimo caso ben 60 mezzi». Altri dati «inequivocabili sulla situazione pericolosa relativa alla circonvallazione – prosegue l’amministratore faentino – ci hanno detto che nella direzione Forlì-Bologna il 12% dei mezzi non superava il limite di velocità. Tutto il resto del traffico, quindi il 78%, andava oltre il limite. E nella notte questa situazione peggiorava ancora. Nell’altra direzione il totale di chi rispettava il limite si alza al 25%. Di fatto un automobilista su quattro».

ALTRE AREE ATTENZIONATE
Adesso però la questione sicurezza sulle strade non finisce qui. «La decisione di intervenire – spiega l’assessore – per la stragrande maggioranza dei casi ci arriva dai cittadini e residenti. Dopo la segnalazione di interventi con la Polizia locale effettuiamo controlli e poi decidiamo se è il caso di attuare azioni o meno». In questo periodo alcuni sopralluoghi sono stati effettuati su via Firenze, sulla Modiglianese dal cimitero di Marzeno, via Madrara, all’altezza dell’abitato di Prada su via Pana. «Questo non significa che di conseguenza s’interverrà – sottolinea Bosi – con interventi come postazioni velox, dossi, ma ci serve per capire la situazione relae per poi decidere come e se intervenire». Infine si aspetta ancora che il sindaco di Castel Bolognese installi l’autovelox fisso, per entrambi i sensi di marcia, nel tratto della casolana all’altezza dello svincolo di Biancanigo».

SITUAZIONE MULTE IN UNIONE
Dal 1 gennaio 2022 a oggi le multe elevate nei sei territori dell’Unione della Romagna faentina ha raggiunto la quota di 21.340. Di queste 14.532 sono relative a sforamenti della velocità di più di 10 km/h (compresi tra i 75 e gli 85 km/h), 6.655 sono invece quelli compresi entro i 40Km/h in più rispetto al limite, 141 tra i +40 Km/h e i 60 Km/h e addirittura oltre i 60 km/h rispetto ai limiti ce ne sono una decina. Il piede pesante sull’acceleratore sembra essere molto presente tra gli automobilisti che attraversano il territorio.