Su richiesta dell’Associazione nazionale del Gioco del Pallone col Bracciale si è svolto nei giorni scorsi a Faenza, nei locali dello sferisterio di Porta Montanara, e’ Zogh de Palón, un incontro al quale hanno partecipato il sindaco Massimo Isola, l’assessora allo sport Martina Laghi, Alferio Canesin e Luca Sorcinelli vice presidente e consigliere dell’Associazione, il presidente della “Macrelli” Carlo Pezzi e numerosi ex giocatori e appassionati di quello che è stato definito “il più classico dei giochi”. Faenza è stata per secoli una delle capitali del pallone col bracciale, una città che al gioco ha dato campioni di fama nazionale – i Donati, Omero Carroli, Pietro Patriossi, i Silimbani, Rino Nanni e tanti altri – e che conserva uno degli sferisteri più antichi d’Italia. Scopo dell’incontro è tenere viva la memoria di questa tradizione e rilanciare il gioco così come si sta facendo con successo in altre città. Il presidente della “Macrelli” ha esposto il progetto della società di promuovere un evento incentrato su due momenti: una mostra dei tanti cimeli conservati presso lo sferisterio (bracciali, pilotte, palloni, tamburelli, coppe, trofei, manifesti e altro) e l’organizzazione di partite con in campo alcuni dei migliori giocatori in attività. L’obiettivo è coinvolgere i giovani (anche con il supporto delle scuole) e ridestare l’interesse dei faentini per una storia secolare che appartiene a quella più generale della città. Gli amministratori pubblici hanno dimostrato interesse per questi propositi. La collaborazione fra tutti i soggetti – Comune, società “Macrelli”, insegnanti, appassionati – è la condizione imprescindibile per la loro messa in pratica con una prospettiva duratura.