Faenza, un bilancio su ciò che è stato fatto fino a ora e i nuovi progetti pro-alluvionati da parte di Emergency
Dopo oltre un mese di attività, si sta per concludere la prima risposta dei volontari di Emergency intervenuti in supporto della popolazione alluvionata. Fino ad oggi l’associazione umanitaria ha svolto una serie di attività sul fronte logistico ma anche in quello operativo. Nel dettaglio nell’Hub individuato negli spazi del Centro fieristico di via Risorgimento, Emergency ha operato dal 21 maggio al 13 giugno, dove ha accolto circa 2mila famiglie e dando supporto circa a 1.200 volontari presenti a Faenza. L’Infopoint gestito da Emergency, attivo dal 25 maggio al 25 giugno, ha coordinato circa 4mila interventi di sgombero. La distribuzione porta a porta di materiali per la pulizia direttamente nelle abitazioni della popolazione, è stata effettuata dal 21 maggio al 30 giugno, con una media di 10 mezzi al giorno, in tutti i Comuni del Faentino e della Bassa Romagna.
«Ci teniamo a ringraziare - sottolineano da Emergency - tutti gli attori che hanno partecipato a questa missione: il Comune di Faenza, la Protezione Civile e le altre associazioni con le quali abbiamo collaborato. Il Grazie più grande deve andare da un lato alle migliaia di volontari che hanno dato una disponibilità massiccia sostenendo l’enorme mole di attività svolte e dall’altro il grazie deve andare alla cittadinanza dell’Unione della Romagna Faentina per averci accolto e guidato ogni giorno nei nostri interventi».
Dopo la prima fase, Emergency non si ferma qui. Da metà luglio l’associazione ha messo in campo un progetto scritto in collaborazione con il Comune di Faenza e l’Azienda sanitaria, sulla base delle necessità della popolazione e delle competenze specifiche che, fino all’autunno, avvierà un intervento di supporto psicosociale per la popolazione colpita dall’alluvione supportato da personale sanitario esperto in emergenza e in sinergia con un team di operatori sociali, per accompagnare le persone nella ripresa, materiale ed emotiva, dall’evento traumatico.
«Siamo davvero grati e riconoscenti - dice l’assessore al Welfare del Comune di Faenza, Davide Agresti- di aver incontrato lungo il nostro cammino, in un momento drammatico per la città e per la popolazione, l’umanità dei volontari di Emergency Senza di loro non avremmo potuto coordinare le attività dei volontari per la pulizia nelle abitazioni e non avremmo potuto gestire la distribuzione dei viveri e dei materiali, attività fondamentali durante l’emergenza. Per questo li ringrazio di cuore per il lavoro fatto con enorme passione e spirito di collaborazione. Molto significativo poi il progetto disegnato assieme all’amministrazione comunale e all’Asl per il supporto psicologico alla popolazione colpita dall’alluvione, anche questo momento fondamentale per una vera ripresa verso la normalità. Ai volontari di Emergency: Grazie di cuore a nome della città di Faenza e da parte dell’Unione Faentina».