Faenza, uccise il patrigno avvelenandogli la pasta: confessa l'omicidio dopo due anni

Romagna | 28 Marzo 2023 Cronaca
faenza-uccise-il-patrigno-avvelenandogli-la-pasta-confessa-lomicidio-dopo-due-anni
Il 27 marzo la Corte di assise di appello di Bologna ha confermato la condanna a 30 anni per Alessandro Leon Asoli, il ventenne faentino accusato dell'omicidio del patrigno Loreno Grimandi, 57enne morto il 15 aprile 2021 nell'appartamento di famiglia di Casalecchio dopo aver mangiato un piatto di penne al salmone avvelenate con nitrito di sodio, e del tentato omicidio, con le stesse modalità, della madre Monica Marchioni. Il ragazzo ha ammesso il delitto per la prima volta spiegando di non averlo fatto prima per paura. Ha sottolineato di essere dispiaciuto ed ha chiesto alla madre di perdonarlo e di dargli una seconda possibilità. La donna, tramite il suo legale, ha fatto sapere che si aspettava l'ergastolo con il riconoscimento dei motivi abbietti e che non immaginava che il figlio dopo aver mentito per due anni confessasse il iano diabolico. La sentenza della corte di appello era stata impugnata sia dalla difesa che dalla Procura e dalla procura generale che chiedevano l'ergastolo. Il piatto, delle penne al salmone, risultò da subito indigesto alla madre, che ne addentò solo qualche forchettata, mentre il padrigno - forse nel tentativo di non mortificare il figliastro - finì tutto il piatto, ma poi si sentì molto male, fino alla morte. La madre del ventenne, dopo aver intuito quanto aveva compiuto il figlio, si rifugiò da una vicina, mentre il ragazzo venne rintracciato a casa dei nonni. Nonostante la piccola quantità ingerita, la madre rimase in ospedale per quasi un mese.
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-faenza-uccise-il-patrigno-avvelenandogli-la-pasta-confessa-l-omicidio-dopo-due-anni-n37960 005
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione