Faenza, tornano i Lõn ad Mêrz con Quinzàn, Gurioli, Nadiani, Carla Fabbri e un ricordo di Ubaldo Galli
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Federico Savini
Dobbiamo a Pietro «Quinzan» Bandini e al suo motto «Alzé la crèsta!», il migliore incipit possibile per la nuova edizione dei Lõn ad Mêrz che la Filodrammatica Berton e l’Istituto Friedrich Schürr tornano a organizzare al teatro Luigi Antonio Mazzoni di Faenza (ex Filodrammatici), a quasi un anno dall’alluvione, per celebrare quella lingua dialettale che i romgnoli, nonostante tutto, continuano a sentire loro, e forse con più forza e attaccamento che mai.
Per quattro lunedì alcuni dei maggiori esperti di dialetto e tradizioni romagnole terranno serate tra il ludico e il divulgativo cercando di definire i contorni antropologici e culturali della Romagna, a partire proprio da Quinzan, che insieme ai musicisti del suo gruppo avvierà la rassegna lunedì 4 marzo alle 21 (orari di tutti gli eventi, che sono a ingresso rigorosamente gratuito) con una serata di balli e canti della tradizione, con almeno un po’ di rivisitazione.
Lunedì 11 marzo spazio a una vera chicca: il documentario che Francesco Minraini ha realizzato su Ubaldo Galli, l’ultimo fulêster, poeta ed eccezionale dicitore di Castel Bolognese scomparso nel 1996 dopo una lunga e travagliata vita (era nato nel 1905) che l’ha visto testimone di un’importante fase storica della Romagna, quella del passaggio da una terra contadina e intrisa di miti risorgimentali a una Romagna più moderna e consapevole del valore della propria poesia. Lo stesso Galli, che pure in pubblico, con umiltà d’altri tempi, recitava sempre versi altrui, fu poeta e nel corso della serata alcuni attori della Berton reciteranno proprio i suoi componimenti, dopo l’introduzione storica su Galli affidata al castellano Paolo Grandi. Riascoltare la voce do Ubaldo Galli, attraverso i filmati montati da Minarini, sarà un piacere e un privilegio raro, anche perché le incisioni della sua voce sono purtroppo poche, ed esistono grazie a Giuseppe Bellosi, che lo registrò in ottica etnografica, e a Giuliano Bettoli, che lo invitò tante volte a Radio 2001 Romagna.
Proprio Gurioli sarà protagonista del Lõn ad Mêrz del 18 marzo, quando insieme ad Alfondo Nadiani darà fondo alla sua conoscenza delle usanze di Romagna, oggetto in particolare di uno dei suoi ultimi libri ma filo conduttore di un po’ tutta la sua produzione saggistica. La serata punterà a coinvolgere tutti i presenti, facendo possibilmente emergere ache altri usi e costumi e individuando le differenze territoriali fra un’usanza e l’altra. Il 25 marzo la rassegna si concluderà con una serata a cura di Carla Fabbri dell’Istituto Schürr che insieme a Nadia Galli racconterà la mitologica fira della azdora. Nel segno di venere, la azdora prevede anche interventi musicali di Vittorio Bonetti.