Faenza, tornano a riempirsi bar e ristoranti in un inizio estate che promette bene

Riccardo Isola - Torna a ravvivarsi il centro della città. I suoi locali, le sue manifestazioni, una pressione pandemica che si sta allentando e l’arrivo della bella, e molto calda, stagione, sta facendo riesplodere la fruizione del centro storico faentino. In questo fine giugno, infatti, anche grazie all’iniziativa messa in campo da Faenza C’entro, in cui durante la settimana i bar, ristoranti, le enoteche e in generale tutti i pubblici esercizi captano i passanti nel loro girovagare per il cuore urbano, la soddisfazione non manca. un esempio è Federico Ercolino, eccentrico e professionista dell’arte della miscelazione, proprietario del locale 19.86 in corso sottolinea come «non mi posso certo lamentare. Anzi, vediamo geete che durante tutte le sere, da quelle infrasettimanali a quelle del venerdì e sabatoo, vivono ilcentro con la voglia di spensieratezza che è mancata per troppo tempo. Anche gazie all’opportunità che il Comune ci ha dato di poter uscire dai nostri storici locali con sedute e tavolini ci sta aiutando molto».
Altrettanta soddisfazione viene esporessa anche da Luigi Zaccarini responsabile del Bar Rossini in piazza del Popolo. «Stiamo vivendo un momento in cui la piazza di Faenza è straordinaria, vive, fibrillante. Tra eventi di portata nazionale e un cartellone estivo pieno di fatto lavoriamo tutti i giorni. grazie anche a una situazione sanitaria che ci sta facendo tirare il fiato, abbiamo ripreso anche a mezzogiorno ma per quanto concerne la sera non possiamo che attestare che finalmente Faenza è tornata a vivere, sorridere e uscire di casa. Una buona notizia che credo e spero continuerà anche nei prossimi mesi perchè quest’anno e mezzo è stato veramente duro e difficile per tutti».
Per Gabriele Geminiani dell’Enoteca Astorre «l’atmosfera è quella giusta. Stiamo vedendo una ripresa del movimento da parte delle persone in centro con conseguente aumento dei nostri clienti. E’ una bella e tanto attesa notizia. Dai martedì sera - aggiunge - a sicuramente le prime settimane di luglio si lavorerà di più rispetto al recente passato. Avremo il fisiologico calo ad agosto, e non a caso la domenica anche quest’anno non terremo aperto, ma credo che il Covid abbia infulito sulle scelte e le sulle possibilità di spesa delle famiglie e delle persone per cui potrebbe essere una buona bopccata di ossigine per il nostro comparto durante un 2020 e una prima parte del 20021 veramente difficili. Siamo fiduciosi e speranzosi - conclude - che si prosegua su questa direzione, da parte nostra professionalità, qualità dell’offerta non mancheranno di certo». Ottimismo, voglia di riprendere una normalità sociale sospesa a causa di un evento sanitario fortemente impattante, propositività e qualità dell’offferta sono e saranno gli ingredienti che «rinfrescheranno» l’estate manfreda all’insegna anche e soprattutto, del buon bere e mangiare in città