Alla luce di un 2021 tutt’altro che semplice, chi sta cercando comunque di non indietreggiare, ma anzi mettere in campo sempre nuove alternative per cercare di non disperdere il patrimonio di traguardi e successi ottenuti fino a ora è il mondo che gira attorno alla «Bottega della Loggetta». Si tratta di un universo associazionistico che il lockdown ha comunque portato a scontrarsi con qualche problema in più rispetto ai tanti che già si affrontano nella quotidianità. «Come Loggetta - spiega la referente dell’associazione Gruppo ragazzi down Faenza, Antonia Bedronici - continuiamo, pur rispettando tutte le normative anti contagio, di tenere duro. la situazione non è semplice ma non possiamo perdere nemmeno un passo».
Ma non ci si ferma qui. In campo e proseguono, seppur in sintonia con l’evoluzione pandemica, anche «i progetti legati all’avviamento a lavoro dei nostri ragazzi e ragazze attraverso progetti in collaborazione con strutture, aziende e istituzioni diverse del territorio per stage formativi. Sono esperimenti che da anni stanno dando risultati veramente molto incoraggianti e positivi e che denotano, soprattutto, una grande attenzione del tessuto socio-economico locale alle tematiche dell’inclusività sociale. Adesso però il nostro principale obiettivo più strategico - prosegue - è quello, magari da realizzare entro non troppi mesi, di recuperare funzionalmente un appartamento che ci è stato dato in concessione gratuita dalla Papa Giovanni XXIII, dove i nostri ragazzi adotteranno strategie e acquisiranno quelle abilità che, crediamo, gli potranno permettere di adottare efficaci strumenti operativi per avere autonomia. Serve tempo e soprattutto servono risorse per cui la sfida è di quelle importanti, ma crediamo - conclude - che questo sia uno dei più importanti ed efficaci progetti per la vita reale che si possano affrontare con i nostri ragazzi». (r.iso.)