Lunedì 6 luglio è scomparso Ivo Sassi, uno dei maggiori ceramisti faentini del secondo Novecento, maestro riconosciuto da tutto l'ambiente della ceramica, non certo solo faentina.
«Un vuoto grande - si legge nella nota con la quale Giovanni Malpezzi e Massimo Isola, sindaco e vicesindaco della cittò manfreda, ne annunciano la scomparsa -. Ivo è stato un grande maestro dell’arte del Novecento, attraverso il suo rapporto con la ceramica, con la materia, con il fuoco. Ha utilizzato la scultura e la ceramica per raccontare il tempo nel quale è vissuto. Proprio ieri è andato in onda un servizio su Canale 5 dedicato a Faenza, in cui Ivo Sassi ha raccontato della poesia che troviamo nelle sue opere, che nascono da un rapporto profondo dell’artista con la terra e con il fuoco che la cuoce. Ivo Sassi “interrogava” la ceramica con grande passione e con una mente aperta e libera. Era sempre al lavoro, per lui era il lavoro – il rapporto con la materia – l’unico modo per fare nascere nuove idee: ce lo ha dimostrato, ad esempio, quando qualche anno fa, in occasione di Argillà 2014, si è messo in gioco realizzando un’opera alta oltre due metri, alla quale ha lavorato per tutta una estate, che ha smaltato e poi cotto davanti a tutti, in un forno spettacolare che abbiamo aperto in notturna. Le sue opere, il suo linguaggio, il suo modo di intendere e vivere l’arte e la ceramica restano per Faenza – ma non solo – un grande patrimonio culturale da coltivare, valorizzare e trasmettere alle giovani generazioni. L’Amministrazione Comunale è vicina alla famiglia di Ivo Sassi per questa grande perdita».