Faenza, Sangiorgi (Mei) lancia il progetto "Capitale della Musica"

Romagna | 05 Agosto 2020 Cultura
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«Non basta, pur in presenza di misure adeguate di prevenzione, aver riaperto le porte, alzato le saracinesche, ricominciato a frequentare bar, ristoranti, circoli, palestre, piscine e spiagge per dire che abbiamo effettivamente superato la crisi generata dalla pandemia - parte così l'appello rivolto da Giordano Sangiorgi del Mei alle autorità faentine nel pieno dell'estate post-pandemica, che ha visto una timida riprese delle attività nel mondo degli operatori dello spettacolo dal vivo -. Occorrerà mettere in campo idee e progetti innovativi che sappiano proiettare il nostro territorio in una nuova fase di sviluppo più etica, più attenta e rispettosa delle persone e dell’ambiente, attingendo dalle nostre vocazioni peculiari, originate dai sedimenti pazientemente accumulati dal tempo nella nostra memoria collettiva, fino a trasformarli in cultura del luogo o genius loci. In questa ottica, la tradizione musicale di Faenza, ci offre un terreno ricco e fertile su cui costruire un progetto culturale di ampio respiro, capace di innescare significative ricadute in termini economici e professionali».
Sangiorgi arriva così a lanciare la sua idea di progetto: «Faenza Capitale delle Musica».
Un progetto che partirebbe, come prevedibile, dall'esperienza del Mei, per inglobare però le tante altre realtà faentine attive nel settore musicale. «A Faenza frequentano circuiti didattici musicali in maniera stabile tra Scuola Comunale Sarti, Artistation e altri privati circa 1000 persone - dice Sangiorgi -. Suonano stabilmente una cinquantina di band tra giovani e storiche . Si realizzano, oltre al Mei, alcuni festival di nicchia di rilievo come: La Musica nelle Aie, che ha strabordato dal livello locale con grandi numeri di partecipazione, lo storico Pavone d’Oro e l’altrettanto storico  Faenza Rock ed altri festival minori legati al Brasile, al Sax, ai quali si aggiungono altri Festival e Omaggi al Beat e al Liscio e appuntamenti in musicale locale come a Ferragosto e a Capodanno. Si svolgono attività costanti, ma non continuative, di alcuni locali con generi diversi: dagli anni sessanta e settanta, all'attualità pop e alternative, mentre proseguono esperimenti di nicchia come l’abbinamento musica/poesia con Independent Poetry e canzone d’autore  nei circoli e trapper e dj vocalist in discoteca e l’abbinamento tra musica e dialetto e altri esperimenti simili. A ciò si aggiunga la presenza di eccellenze musicali nei diversi generi come i direttori d’orchestra Maurizio Benini e Piero Monti, i cantanti Rodolfo Santandrea e Alessandro Ristori, la cantante Gloria Turrini, la comica Maria Pia Timo nata all’interno di una band teatrale e musicale insieme, ma anche personalità attive nella musica classica contemporanea come il maestro Aurelio Samori’ e  tanti altri esempi. Da un recente passato emergono alcune figure di  rilievo nazionale come Arte Tamburini e Roberto Giraldi (in arte Castellina, celebreremo i suoi 100 anni dalla nascita proprio al Mei il 2 ottobre in apertura) nel liscio e Maria Pia Tassinari nella lirica.  C'è poi anche un’intensa attività di circoli e club in modo diverso come I Fiori e resta attiva una scuola storica di ballo come quella del maestro Cicognani. Per non parlare infine di Laura Pausini, artista di livello mondiale la cui origine va collocata sicuramente all’interno di questo contesto, come frutto straordinario originato da questo humus così ricco ed effervescente».

L'obiettivo del progetto di Sangiorgi è «Always music, fare musica di livello tutto l'anno, per richiamare a Faenza operatori e appassionati, realizzare produzioni di eccellenza, fare ogni mese eventi qualificati, mettere a disposizione servizi e soluzioni avanzate per il settore, creare centri di documentazione e di conservazione del prodotto musicale, allo scopo di costruire nuove opportunità culturali, di lavoro e di business  e creare un volume significativo di indotto.
La proposta è quella di mettere in rete risorse e competenze.  Lo strumento più idoneo potrebbe essere quello di costituire una Fondazione che, attraverso un atto di delega delle singole entità partecipanti al progetto, sia messa in condizione di coordinare le attività, gestire risorse comuni, presentare progetti ed erogare servizi.

In particolare si vuole:
-    Rafforzare in linea generale il settore musicale a Faenza e territorio dell’Unione
-    Razionalizzare i costi di gestione, l’utilizzo del personale e delle sedi, fare investimenti comuni in software, impianti ed attrezzature
-    Censire e valorizzare le competenze e le esperienze presenti nel territorio
-    Svolgere attività di found raising, partecipare a Bandi regionali, nazionali ed europei, intercettare contributi sia pubblici che privati
-    Creare un calendario unico organico e coordinato
-    Attirare attenzione e risorse per realizzare a Faenza: Master class, corsi, workshop, convegni, e altro di rilievo nazionale e internazionale e fare lo stesso per la realizzazione di videoclip, documentari e film a tema musicale da tutta Italia e oltre
-    Creare un’emeroteca e biblioteca indies con tutto il materiale MEI che sia riferimento da tutta Italia
-    Lavorare una rockumentary sui 25 anni del MEI con tutti i suoi protagonisti
-    Integrare le proposte scolastiche musicali con offerte e proposte durante tutto l’anno
-    Mettere in rete, potenziare e promuovere gli studi di registrazione e le sale prove con offerte e proposte tutto l’anno
-    Portare la storia della musica rock di Faenza dagli anni sessanta ad oggi nelle scuole aggiornando la memoria
-    Lavorare al Liceo Musicale al Polo Torricelli Ballardini inserendo, tra le attività corsi innovativi come, ad esempio, quello per Cantautori ed altri
-    Promuovere awards internazionali, riconoscimenti, premi settoriali, intitolazione di edifici e strade in modo specifico per il settore musicale


 
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