Riccardo Isola - Due giorni intensi per l’Antica Fiera di San Rocco. Sabato 3 e domenica 4 novembre l’Accademia medievale di Faenza organizza uno degli eventi più amati e partecipati della città. Oltre alla mostra mercato, agli spettacoli e ai momenti dedicati all’enogastronomia non mancheranno incursioni nel medioevo e nell’approfondimento culturale.
Quest’anno il tema dell’edizione della grande festa di piazza sarà infatti dedicato al 50° anniversario del riconoscimento del Premio Europa a Faenza. E proprio su questa tematica, sabato 3 novembre, a partire dalle ore 16, si potrà seguire la conferenza del Palazzo delle Esposizioni che vedrà tra i relatori il professore universitario Everardo Minardi e il parlamentare europeo Damiano Zoffoli. Alle 17 taglio del nastro per le diverse mostre allestite a cui seguirà il concerto del coro lirico mentre alle 20 sarà possibile partecipare alla cena di gala organizzata nelle sede del Rione Verde dall’istituto superiore Artusi di Riolo Terme.
La domenica si entra nel clou. Dalle 9 alle 22 nelle strade, vie, piazze comprese nel rione Verde sarà possibile passeggiare tra le decine e decine di banchi e stand con prodotti vari. Non mancherà come sempre l’area dedicata ai motori (parcheggio di via Cavour), quella dedicata agli animali (parco Tassinari) e ai bambini (piazza della Penna), mentre in via Castellani protagoniste saranno le associazioni di volontariato, sia sociali che sportive e ludiche, presenti e operanti in città. In via delle Vergini e Montini sarà proposta invece una fedele ricostruzione di un borgo medievale. Quest’anno sarà presente anche una delegazione di Schwäbisch Gmünd, la città tedesca gemellata con Faenza. Sempre presente la gastronomia con stand dei circoli che offriranno ai «viandanti» della fiera momenti gustosi di ristoro per la gola. Per tutta la giornata della domenica, al Palazzo delle Esposizioni saranno organizzate visite alle mostre. Ed ancora auto storiche, veicoli a pedali, macchine telecomandate non mancheranno di attirare curiosi e amanti del genere. Per quanto riguarda la musica diversi i concerti e gli eventi musical-itineranti che si alterneranno tra via Cavour e le altre «piazze» della festa. Per maggiori informazioni e per visionare il programma dettagliato della Fiera di San Rocco è possibile consultare il sito:
www.accademia-medioevale.it.
La maschera dell’«Essendofio»
Uno dei simboli contemporanei più evocativi e al contempo identificativi dell’antica Fiera di San Rocco è sicuramente l’Essendofio. Una maschera, frutto di un concorso vinto da uno studente dell’istituto «Strocchi» una decina di anni fa, che racchiude in sé una ricca e variegata simbologia. In primis la maschera vera e propria. Questa, composta da un lungo naso a forma di becco, rappresenta quella che i medici del 1.500 indossavano durante l’epidemia di peste dove venivano inserite bende imbevute di aceto, essenze aromatiche e paglia, che avrebbero dovuto agire da filtro. A corredo l’abito, composto da una lunga tonaca, originariamente di colore nero oggi invece di un color arancio-rosso, fino alle caviglie, un paio di guanti, un paio di scarpe, una canna e un cappello a tesa larga.
L’idea del nome, di pura fantasia, è invece arrivata da Beppe Emiliani che leggendo le cronache del tempo ha tramutato la frase in uso a quel tempo di «essendo fi», ad uso e consumo del personaggio. A corredo della maschera l’immancabile tamburo, ripreso da quello utilizzato dai banditori pubblici dell’epoca, suonato durante il peregrinare della maschera nella fiera. Durante la manifestazione del 4 novembre l’Esendofio apparirà diverse volte durante la fiera attraversando le vie e le piazze su alti trampoli.
La storia del premio Europa a Faenza
La «Giornata dell’Europa», istituita il 31 ottobre 1964 dal Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa, inizia ad essere celebrata il successivo 5 maggio 1965. Viene scelta questa data, perché il 5 maggio 1949, a Londra, venne fondato proprio il Consiglio d’Europa, approvando contemporaneamente il relativo Statuto. Tra le prime città italiane a celebrare la «Giornata dell’Europa» è stata Faenza, la cui amministrazione comunale insieme al consiglio comunale, ai partiti in esso rappresentati e alle scuole cittadine si è impegnato a promuovere gli ideali europeisti nella comunità.
I comuni più sensibili a questi ideali, tra cui Faenza, fin dall’inizio hanno dato vita all’associazione dei Comuni d’Europa realizzando nei rispettivi territori numerose iniziative per diffondere l’idea dell’Europa unita, specialmente tra i giovani e nelle scuole. Faenza ha aderito con convinzione, il 5 maggio 1968 il sindaco di Faenza Elio Assirelli ha affermato «per contribuire alla formazione di una precisa coscienza europea, soprattutto nelle giovani generazioni».
L’impegno e la continuità di quel lavoro venne così riconosciuta dalla commissione del Consiglio d’Europa, che nel 1968, ritenne Faenza, terza Città d’Italia a riceverlo, meritevole di ottenere il prestigioso Premio Europa soprattutto con la seguente motivazione: «per l’azione svolta nel propagandare l’ideale comunitario». Quell’anno, il 5 maggio, Faenza celebrò anche la Giornata dell’Europa e meno di due mesi dopo, precisamente il 23 giugno 1968, il Consiglio d’Europa le assegnò il riconoscimento del «Premio Europa» oggi festeggiato anche dalla Fiera di San Rocco.