Faenza, Roberto Carboni della Nuova Cogi Sport: «Con 110 giorni aperti sui 363 abbiamo “l’acqua alla gola”»

Romagna | 29 Gennaio 2021 Cronaca
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Riccardo Isola - «Rimanere aperti per meno della metà dei giorni a nostra disposizione, la cancellazione dei corsi e delle attività amatoriali in vasca non ci può che far essere con l’acqua alla gola». Usando una metafora quanto mai calzante rispetto all’attività dell’azienda, Roberto Carboni, presidente della Nuova Cogi sport, realtà che gestisce gli impianti natatori di Faenza, Castel Bolognese, Solarolo, Russi e dall’anno scorso anche di Casola Valsenio oltre i palazzetti di Faenza e Castel Bolognese, non fa giri di parole. «La piscina è un luogo dal punto di vista sanitario assolutamente sicuro. In vasca c’è il cloro, e le disposizioni come sanificazione continua, steward negli spogliatoi, interventi per le docce avrebbero permesso tranquillamente di poter fare sport in assoluta tranquillità. Così non è stato - aggiunge - ne prendiamo atto, ma non possiamo nascondere come la situazione sia tutt’altro che semplice».

GLI INVESTIMENTI FATTI
Per quanto concerne la struttura coperta di Faenza «per cercare di dare una risposta alle esigenze di sicurezza abbiamo investito parecchio. Oltre alle spese ordinarie annue che viaggiano sui 260 mila euro, altre azioni di ordinaria e straordinaria amministrazione sono state portate a termine con una spesa ulteriore di denaro non indifferente. Con circa 45 mila euro abbiamo installato le docce digitalizzate a impulso. Automatizzazione della fruizione e capacità di risparmio di tempo e acqua sono state così assicurate. Parallelamente sempre negli spogliatoi abbiamo ripreso tutte le fughe delle piastrelle della pavimentazione oltre a realizzare altri interventi per oltre una decina di migliaia di euro di spesa. Stesso intervento lo stiamo facendo in questo periodo nel bordo vasca. Tutti interventi che abbiamo finanziato con risorse nostre e con ingressi azzerati, quindi con nessun incasso». 

BILANCI IN CADUTA LIBERA
La gestione di queste strutture in seno alla Nuova Cogi sport non è semplice. «In totale, se contiamo sia la stagione estiva che quella invernale - spiega Carboni - abbiamo una media di ingressi di circa 590 persone al giorno, che fanno oltre 320 mila unità l’anno, quest’anno si sono ridotte di oltre il 50%. Speriamo che entro marzo si possa riaprire visto che il bilancio oggi segna un -160 mila euro. Anche se l’estate è andata benino, pur registrando, causa limitazioni degli accessi, di un 20% degli incassi, dobbiamo dare risposte alla trentina di dipendenti, in inverno, e 60 in estate, a cui si aggiungono anche una sessantina tra allenatori e istruttori. Personale che oggi per l’80% è in cassa integrazione».

AGONISTICA NON SI E’ FERMATA
Per quanto riguarda il settore agonistico, che a Faenza tra nuoto, nuoto sincronizzato, master, pallanuoto e triathlon interessa oltre 300 persone «questo non si è mai fermato. Un ambito a cui teniamo molto - sottolinea il presidente Carboni - ma che da un punto di vista gestionale, per l’azienda, è solamente un costo. Lo facciamo perché ci crediamo ma sappiamo di altre realtà simili alla nostra dislocate a livello regionale e non solo che questo settore lo hanno comunque chiuso. Per fare in modo che quest’attività trovasse continuità si è sempre utilizzata la vasca nuova. Per uscire da questo brutto circolo vizioso involutivo servono - chiude sul capitolo economico Carboni - che si ridisegni l’organizzazione dei cosiddetti ristori. Non si può dare la stessa cifra a realtà completamente differenti. Inoltre bisogna che, per esempio, a livello regionale e nazionale, si mettano in campo dell vere leve fiscali, contributive, di moratoria fiscale e di abbassamento dei costi delle utenze, che permettano alle aziende di avere dei benefici concreti per i bilanci».

PER L’EXTRA FAENTINO
Per quanto riguarda gli altri impianti estivi che la società gestisce nel territorio l’incertezza regna sovrana. «Noi siamo assolutamente pronti ad aprire in estate in tutte le piscine del territorio che gestiamo. Da Solarolo a Castel Bolognese fino a Russi, in funzione di quelle che saranno le disposizioni nazionali, i cancelli delle nostre aree sportive all’aperto saranno aperte da fine maggio inizio giugno fino a fine agosto inizio settembre. Non dovremmo intervenire - aggiunge Carboni - con opere straordinarie ma eventualmente saranno da realizzate i minimi interventi necessari per la messa in operatività degli impianti».

A CASOLA SI  STA LAVORANDO
Discorso a parte riguarda l’ultima struttura entrata nell’universo natatorio della Nuova Cogi sport. La realtà collinare di Casola Valsenio, dall’anno scorso è entrata a far parte della pattuglia di realtà gestite da Faenza. Qui sono però ancora necessari interventi e lavori per la sua messa a norma. «Dopo il primo step effettuato nella tarda primavera dello scorso anno - conferma il presidente - a breve dovrebbero partire nuovi interventi che qualificheranno e metteranno in regola rispetto alle ultime normative vigenti la piscina casolana. Si tratta – spiega – di lavori sugli impianti elettrici, sull’adeguamento delle norme anticendio e di sicurezza complessiva, fino ad arrivare a piccoli interventi strutturali che riguardano la riorganizzazione degli spazi interni, della biglietteria e del bar che da quest’anno, in un modo o in un altro, lo riapriremo in maniera più strutturata rispetto a come era organizzato nella stagione passata. Se tutto va come previsto - conclude Carboni - l’impianto sarà in grado, restrizioni Covid permettendo, di poter ospitare al proprio interno fino a 240 persone. Un bel salto di qualità per una struttura natatoria che per noi ha delle prospettive». 
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