Faenza, raggiravano le suore in tutt'Italia: denunciati due truffatori seriali

Romagna | 18 Marzo 2018 Cronaca nera
faenza-raggiravano-le-suore-in-tuttitalia-denunciati-due-truffatori-seriali
All'inizio dell'anno una truffatrice sotto mentite spoglie, ha contattato la madre superiora di un istituto religioso di Faenza, sostenendo che c’era stato un errore del ministero nell’accreditare un fantomatico contributo per le suore, quindi era necessario “restituire” una differenza di oltre quattromila euro per non finire nei guai. La suora, fuorviata dalla parlantina della voce al telefono che le ha elencato una serie di leggi e circolari del ministero accertamenti inesistenti, non si è fatta troppe domande. Anzi, si è affrettata a trascrivere gli improbabili numeri di telefono che, secondo quella voce, sarebbero serviti per i futuri contatti. appena chiusa la telefonata, la religiosa, seguendo le istruzioni della truffatrice, si è recata prima in banca per prelevare i 4400 euro e poi all’ufficio postale centrale di Faenza, dove ha chiesto ad un impiegato di ricaricare una carta prepagata con le coordinate che le erano state fornite per telefono. Completata l’operazione, la suora è tornata in istituto, dove ha raccontato alle consorelle di quella fantomatica sovvenzione ministeriale, però, a quel punto, quel contributo inaspettato, di cui nessuno aveva mai sentito parlare, ha suscitato più di qualche dubbio. Infatti, alla riapertuta pomeridiana dell’istituto di credito, la madre superiora ha telefonato al direttore per avere conferma dei 24mila euro accreditati sul conto, ma ha scoperto di essere caduta nella “trappola” degli impostori. Nel frattempo, sono continuate a pervenire all’istituto le telefonate di persone che si spacciavano per funzionari del ministero o incaricati dell’ufficio postale i quali, seguendo un copione collaudato, hanno continuato a rassicurare le religiose della liceità di quell’operazione, lasciando una serie di numeri di telefono, poi risultati inesistenti, per essere ricontattati. Dopo la denuncia, le indagini sono state portate avanti dai Carabinieri della stazione “principale” di Faenza che, preso atto di quel particolare “modus operandi”, hanno subito capito che non poteva trattarsi di un episodio isolato. infatti, attraverso i numeri della carta ricaricabile dove la suora aveva versato i 4400 euro, i militari dell’arma hanno individuato il primo truffatore, un 40enne siciliano residente in provincia di Agrigento che, lo stesso giorno della truffa, aveva denunciato lo smarrimento della carta prepagata ricaricata con il denaro delle suore di Faenza. Naturalmente quella denuncia è apparsa subito sospetta ed ha avvalorato i sospetti dei carabinieri sul 40enne, che infatti è risultato al terminale un truffatore “seriale”, già denunciato in molte regioni d’Italia per aver messo a segno quel preciso raggiro ai danni di conventi ed istituti religiosi. Scoperto il primo truffatore, i Carabinieri di Faenza hanno individuato anche la sua complice, una 24enne di Siracusa, ugualmente nota alle forze dell’ordine per essere un vero e proprio “pericolo pubblico” per le suore di tutta Italia. a quel punto i militari dell’arma hanno subito chiesto al magistrato titolare del procedimento un decreto di sequestro per “congelare” il conto della carta prepagata truffaldina, che negli ultimi aveva ricevuto numerose ricariche per migliaia di euro, molto probabilmente corrispondenti ad altrettante truffe dello stesso tipo di quella commessa a Faenza. Il conto della carta veniva “prosciugato” anche tramite pagamenti nelle sale scommesse della Sicilia, però l’auspicio dei Carabinieri è di poter perlmeno recuperare qualche migliaio di euro ancora risultante sulla ricaricabile quella carta al momento dell’indagine. Oltre ad essere denunciati entrambi per truffa aggravata in concorso, il 40enne dovrà anche rispondere del reato di falsità ideologica in atto pubblico per aver denunciato, falsamente, lo smarrimento della carta prepagata utilizzata per spillare i soldi alle vittime del raggiro.
Compila questo modulo per scrivere un commento
Nome:
Commento:
Settesere Community
Abbonati on-line
al settimanale Setteserequi!

SCOPRI COME
Scarica la nostra App!
Scarica la nostra APP
Follow Us
Facebook
Instagram
Youtube
Appuntamenti
Buon Appetito
Progetto intimo
FuoriClasse
Centenari
Mappamondo
Lab 25
Fata Storia
Blog Settesere
Logo Settesere
Facebook  Twitter   Youtube
Redazione di Faenza

Via Severoli, 16 A
Tel. +39 0546/20535
E-mail: direttore@settesere.it
Privacy & Cookie Policy - Preferenze Cookie
Redazione di Ravenna

via Arcivescovo Gerberto 17
Tel 0544/1880790
E-mail direttore@settesere.it

Pubblicità

Per la pubblicità su SettesereQui e Settesere.it potete rivolgervi a: Media Romagna
Ravenna - tel. 0544/1880790
Faenza - tel. 0546/20535
E-mail: pubblicita@settesere.it

Credits TITANKA! Spa
Setteserequi è una testata registrata presso il Tribunale di Ravenna al n.457 del 03/10/1964 - Numero iscrizione al Registro degli Operatori di Comunicazione:
23201- Direttore responsabile Manuel Poletti - Editore “Media Romagna” cooperativa di giornalisti con sede a Ravenna, Arcivescovo Gerberto 17.
La testata fruisce dei contributi diretti editoria L. 198/2016 e d.lgs. 70/2017 (ex L. 250/90).
Contributi incassati

settesere it notizie-romagna-faenza-raggiravano-le-suore-in-tutt-italia-denunciati-due-truffatori-seriali-n17297 004
Licenza contenuti Tutti i contenuti del sito sono disponibili in licenza Creative Commons Attribuzione