I Grest, i centri estivi realizzati dalle parrocchie della Diocesi di Faenza-Modigliana sono un’altra offerta che il territorio offre alle famiglie durante il periodo della chiusura delle scuole in estate. Una storica presenza che si espande su due regioni, Emilia-Romagna e Toscana, su tre province, quelle di Ravenna, di Forlì-Cesena e di Firenze e interessa ben 17 Comuni. A seconda della tipologia di offerta ricreativa, formativa, sportiva ed esperienziale sono diverse e numerose le possibilità. Di fatto in questa prima parte dell’estate, e rimanendo nei livelli standard e medi di affluenza a questi centri registrati negli ultimi anni, per la sola città di Faenza si conta una media di 300 posti ogni settimana. Se a questi si aggiungono i circa 150 posti offerti nell’area di Russi, più o meno altrettanti frequentanti i centri realizzati lungo lo spartiacque dell’Appenino e tra i 150 e i 200, sempre a settimana, per i restanti territori a nord della via Emilia il conto è presto fatto: circa 800 bambini e bambine, in cinque giorni alla settimana frequentano questi «spazi». Basti pensare, per averne riprova, che le recenti feste del Centro missionario diocesano, tenutesi a Russi, il 21 giugno scorso (riferiti ai centri estivi dei vicariati nord ed est) e l’altra il 23 giugno, al Seminario «Pio XII» di Faenza (per i vicariati Faenza, sud e ovest) ha visto la partecipazione proprio di quasi 800 bambini e bambini frequentanti i Grest. Per lo più queste tipologie di «servizio» alle famiglie s’incentrano nei mesi di giugno e lugliuo arrivando, in alucni casi anche a sforare nelle prime settimane del mese di agosto. (r.iso.)