Faenza, proseguono i lavori per la riqualificazione e l’ammodernamento dell'ospedale, Telalrini: «Entro il 2025 si punta a finire l'ala Est»

Riccardo Isola - Nonostante il Covid, lockdown e, da ultimo, crisi nell’approvvigionamento dei materiali, prosegue a pieno ritmo il cantiere nell’Ospedale degli Infermi di Faenza. Si tratta di un intervento oneroso dal punto vista economico, visto che si parla di oltre 7,2 milioni di euro, e che darà una «risposta concreta alla riqualificazione, ammodernamento e messa in sicurezza della parte storica della strutturasperiamo entro il 2025» conferma il direttore Davide Tellarini. Interventi che però hanno in questo periodo accumulato ulteriori ritardi per questioni legate anche alla gara di appalto, oltre al lunghissimo cantiere che ha interessato la conclusione della realizzazione del nuovo Pronto soccorso.
Si tratta di un cantiere suddiviso in quattro parti che è partito prima dell’arrivo della pandemia, e come detto al termine di quello del Ps, ma che ha subito peripezie di natura contrattuale e burocratica che ne hanno fatto slittare ancora l’avvio. Nello specifico si tratta di una prima importante trance di interventi di bonifica dalla presenza di amianto, messa a nuovo e adeguamento delle coperture che sta prevedendo la manutenzione dei tetti per un totale di circa 3.500 metri quadrati di superficie. Questo ambito lo si può vedere in fase di realizzazione guardando le impalcature presenti lungo l’ingresso di corso Mazzini. «Allo stato attuale la situazione di avanzamento è a buonissimo punto - sottolinea il direttore Tellarini - visto che di fatto i lavori sono quasi terminati. Mancano ancora bonifiche nella parte dell’ex chiesa e del campanile ma per il resto tutte le coperture sono state ammodernate».
La seconda fase del cantiere, in via di esecuzione, riguarda invece la creazione di due nuove scale antincendio, tra cui una all’interno del giardino della Magnolia, e quindi due nuove uscite di sicurezza da realizzare nel complesso dell’Ala est del nosocomio faentino. «Per queste costruzioni di nuovi collegamenti verticali e accessi per l’area est, siamo in partenza».
Altro intervento, il terzo nella suddivisione degli step, è la realizzazione dei locali dell’Endoscopia digestiva e della Pediatria (circa 1.200 metri quadrati) che riguardano il secondo piano della parte relativa al complesso strutturale affacciato sull’ingresso che dà sul viale dello Stradone. «L’ultimo importante intervento  - prosegue il direttore - è quello della ristrutturazione e il miglioramento sismico della struttura, circa 1.500 metri quadrati, che probabilmente ci porterà anche a rivedere la distribuzione e l’organizzazione interna dei reparti con momentanei spostamenti di ambulatori, laboratori e reparti e l’adeguamento e il restauro di varie parti tra cui le scale storiche».
C’è infine la questione cardiologia e in generale la situazione della Degenza internistica presente nella parte storica dell’ospedale faentino. «Reparti che hanno bisogno di essere quanto prima ammodernati e riorganizzati - sottolinea Tellarini - ma per i quali non è, per ora, ancora stata trovata copertura finanziaria ma che rimangono - conclude - la nostra futura priorità». Infine c’è la questione dei fondi Pnrr. Allo stato attuale «questi non riguardano interventi sull’ospedale vero e proprio - sottolinea Tellarini - ma hanno a che fare con la qualificazione e potenziamento della sanità territoriale con circa 1,6 milioni di euro previsti per la realizzazione della seconda Casa della salute di Faenza nella fiera, e un intervento da circa 100mila euro sulla casa della salute di Castel Bolognese, ma sui quali i progetti concreti sono in fase di studio e di approfindimento tecnico».