Faenza, parte l’abbraccio internazionale di Argillà

«Il confronto e l’apertura sono costituenti fondamentali della nostra identità, come faentini ma anche come italiani. Ed è per questo che Argillà Italia è l’unica, tra le manifestazione consimili che si tengono negli altri Paesi europei, ad avere fra gli espositori solo la metà di italiani, con il restante 50% della mostra-mercato occupata da artisti e artigiani stranieri». Il sindaco di Faenza, Massimo Isola, sintetizza con questa immagine insieme concretissima ed efficace, quale spirito aleggi sulla settima edizione di Argillà Italia, quella del pieno «ritorno in presenza» a quattro anni dall’ultima volta. E che, coerentemente all’attesa che in una città come quella manfreda si conviene al più grande evento ceramico del biennio, si presenta come un tripudio di eventi, mostre ed espositori.

IL FINE SETTIMANA
Il festival, in corso ufficialmente dalle 15 di venerdì 2 settembre (con apertura anticipata rispetto al solito) fino alle 20 di domenica 4 (nelle prime due serate la mostra-mercato sarà aperta fino alle 22 e alle 10 si parte ogni mattina), si presenta come un intenso week-end volto ad esplorare in tutte le sue sfaccettature la ceramica, curiosando e facendo acquisti tra gli stand di circa 200 ceramisti, visitando le mostre ufficiali e partecipando ai tantissimi eventi del cartellone di Argillà Off (concerti, presentazioni, laboratori, visite guidate) dislocati in tutta la città e raccontati dal puntuale volantino elaborato dagli organizzatori, che sono il Comune, l’Unione della Romagna Faentina, l’AiCC e il Mic, vero e proprio centro nevralgico-creativo-organizzativo di Argillà.
Il taglio del nastro di questa edizione è fissato per le 15 di venerdì 2 settembre. Insieme a Massimo Isola, sindaco e presidente dell’Aicc, ci saranno l’ambasciatrice irlandese d’Italia (è infatti l’Irlanda il Paese ospite di questa edizione), l’assessore regionale alla Cultura Mauro Felicori e la parlamentare europea Elisabetta Gualmini, attuale presidente dello European Parliament Ceramics Forum.

LA MOSTRA-MERCATO
Come detto, gli espositori presenti ad Argillà saranno circa duecento, provenienti da tutta Europa e con presenze anche da Corea, Giappone, Israele e Argentina. Dunque una ricchissima offerta internazionale che arricchisce la proposta nazionale che copre circa la metà della superficie espositiva
Gli stand sono dislocati in sette settori, tra cui piazza del Popolo, ma soprattutto il lungo tratto pedonalizzato di corso Mazzini (in tre diversi punti) e in corso Baccarini (due settori di stand, uno tutto italiano e un altro con varie provenienze, tra cui l’ampia rappresentanza irlandese).
«Lungo le vie del centro - commenta Massimo Isola - sfileranno attraverso gli stand delle botteghe i più importanti centri di produzione ceramica italiani, ma anche botteghe di nuova generazione che stanno elaborando nuove trame. Sarà importante il dialogo con la produzione internazionale: Argillà è infatti un’occasione eccezionale per i designer e ceramisti di tutto il mondo per confrontarsi con codici e canoni di culture diverse».